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LA BELLA E LA BESTIA

Principe ero, vanesio e bello,
poco del mondo mi importava
poichè tutto il mondo miei eguali non aveva.
Una vecchietta un giorno bussò alla mia porta,
ma il mio grand' ego non volle aiutarla
così mi ritrovai da un giorno all'altro
ad essere una bestia mal ridotta.
Le gote rosa più non avevo
ed alla vista mia la gente urlava
un solo modo c'era per ritornar ciò che io ero;
Una fanciulla potea così salvarmi:
ella avrebbe dovuto darmi
in dono nient'altro che il suo cuore.
L'amore suo io necessitavo
ma le mie sembianze non erano d'aiuto,
così rapì una povera fanciulla,
ma il mio cuor di pietra solo l'allontanava,
il cuore suo di certo non conosceva anima bruta,
tanto gentil d'animo ella era.
Fu così che un lento cambiamento in me avvenne
mi parse di sentir crescere il cuore,
forse fu proprio questo ciò che avvenne
perchè di notte mi venne a trovar l'amore.
La bestia di bontà or si nutriva
e di sicur più nobil era ora,
finchè la fanciulla ormai schiava
di un amor che sovrumani parole regalava,
baciò la bestia con tutto il suo amore
e le catene dell'incantesimo ruppe dal suo cuore.



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Opera scritta il 01/02/2015 - 17:28
Da eva kant
Letta n.1346 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


Una bella favola ricca d'amore generoso: l'UNICA salvezza del mondo!
Vera

Vera Lezzi 02/02/2015 - 10:47

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