Elpìs
Aurea cornice
d’un dipinto sbiadito
del nuovo e del mite
ne incarni il guaito
d’un dipinto sbiadito
del nuovo e del mite
ne incarni il guaito
Il tuo splendido canto
è un soave pensiero
che slega ogni vanto
a quell’io veritiero
E il lindo tuo aspetto
cosparge di zelo
verace e perduto
come il tuo desiderio
Ma le vite che saggi
s’emigran' di sogni
che accecan' di raggi
i lor sacri bisogni
Oh bianca speranza!
Sei nebbia nel vuoto
ti pungesse 'sta danza
ebra d’ombre e d’ignoto.
Tu che prendi d’autunno
d’estate o d’inverno,
sei buia nel mondo
ma intensa nel vento
E tal brezza respira
or che l'aria è paura
di tant’ego sospira
l’inesperta creatura
E il rogo tuo adesso
è un'insolito vizio
che adagia ogni eccesso
nel sopor del giudizio.
Opera scritta il 17/02/2015 - 00:59
Da Eriko Celsus
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Commenti
QUARTINE DILIGENTEMENTE FORGIATO... UN POETAR CHE PARLA... NEL VERO DEL SUO VERO... FELICE GIORNATA...
Rocco Michele LETTINI 17/02/2015 - 09:53
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