tante attese sotto ai portoni,
tra le strade della città
un mio ricordo rimarrà.
Parte il treno, dov'è che va?
E' incerta la meta, neanche lui sa,
verso ignote praterie
piene zeppe di impressioni mie.
Agropoli, quattordici e zero due,
pomeriggio assolato, le canzoni tue,
mi passa un mondo dal finestrino,
chissà? Forse son tornato bambino.
E' un viaggio senza parole,
inebriato dalla luce del sole,
tra il Cilento e Salerno la strada
d'immani stornei si colora.
E' la mia terra, ci vivo,
qui son nato e lei è dentro me,
in un cuore così fluttuante
la mia essenza del Meridione.
Alburni deserti, campi arati,
pale eoliche sbattute dal vento,
panni stesi ad asciugare
la pioggia passata ad un tiepido sole.
Torno a casa e trovo te,
la luna è gentile, ore 23;
usciamo un po' insieme, e penso intanto
che son tanto grato al voler del tempo.
E' un viaggio senza parole,
passa dalla mente e arriva al cuore,
cercando però di non disturbare
qualsiasi anfratto del nostro amore.
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