Non ho parole.
Non ho parole
Il dolore più grande……!
Veder soffrire chi ami.
La smania nel non trovare le parole,
quelle giuste per urlare ciò che senti.
Far sgorgare dal cuore,
come lava fumante, le frasi
che dilaniano l’anima
di chi , impotente, può donare
solo lacrime e sguardi caldi
per avvolgerla in un tenero abbraccio.
Non è giusto non avere parole
per descrivere quella pelle d’oca
che avverti nel sentire un suo disagio!
Non è gusto scandire quei momenti
con illusoria fiducia, sprigionando
sorrisi amari, coprendo le ferite
con cerotti di speranza e remissione.
Non è giusto, invocando Iddio,
non avere le parole giuste per
chiedergli…. “ perché questo”!
Solo poche parole per gridare aiuto;
“non ho parole”!
Luciano Capaldo 17 marzo '15
Opera scritta il 17/03/2015 - 15:50
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Commenti
Solo chi ha provato sulla propria pelle questi devastanti terribili momenti può esternarli al mondo con la grazia e lo splendore che hai usato te.Io purtroppo li ho conosciuti più volte e per questo ti ho capito bene fino in fondo.Ciao ,carissimo.
Luciano Guidotti 20/07/2015 - 16:14
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Grazie Luciano, Tu non immagini quanto io tenga a questa poesia. La mutilazione di se stessi difronte all'impossibilità di aiutare qualcuno a cui tieni tanto. Assistere impotente al suo decadimento fisico e mentale. Alcune volte la vita è proprio cattiva...
luciano rosario capaldo 20/07/2015 - 16:02
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STUPENDA POESIA.Non ho parole....
Luciano Guidotti 20/07/2015 - 15:50
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Sì, davvero brutto, non riuscire a trovare le parole.... per chi si ama. Profonda e vera. Grazie ancora per i commenti...Ciao Luciano
MARIA ANGELA CAROSIA 20/07/2015 - 15:34
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Credimi se ti dico che in parte è il mio mondo.. Ciao. Luciano. E grazie di cuore a te per le tue profonde parole..
Maria Cimino 18/03/2015 - 18:57
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Maria Cimino, carissima amica se posso; adoro quello che tu scrivi .Una tua poesia o un commento sono per me sempre lezione di vita. Sono felice se in qualche modo ho dato ancora più importanza a quello che tu fai per gli altri e quello che tuvsei costretta a fare per te. Un abbraccio.
luciano rosario capaldo 18/03/2015 - 18:49
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Grande maestro serena serata... in questa tua poesia tocchi un'argomento forte,e nello stesso tempo molto delicato,,,ne so qualcosa da molto vicino credimi,,,,si è vero ci si sente davvero impotenti,,parlo da chi ha vissuto sulla propria pelle ciò che tu hai scritto,,ed è stata la mia esperienza ha portarmi a stare vicino a chi soffre,, potrei dire davvero tanto ma mi limito solo a dire che a volte anche un sorriso,,un forte abbraccio,,una stretta di mano,,può essere un piccolo aiuto per alleviare il dolore di chi soffre... Nel mio piccolo lo faccio sempre... con le lacrime agli occhi ti dico ciao grande maestro....
Maria Cimino 18/03/2015 - 18:42
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Non c'è sofferenza più grande del sentirsi impotenti innanzi alla sofferenza di chi amiamo,non ci sono parole per dare una risposta,eccellente
genoveffa 2 frau 18/03/2015 - 12:56
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Le parole sono state seppellite dal dolore provato e, perciò, non rimane che ascoltare le proprie emozioni sperando che qualcuno comprenda le ragioni dello sconforto. Lirica toccante !
Arcangelo Galante 18/03/2015 - 12:29
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Dimostri una grande sensibilità d'animo e questo ti fa partorire meravigliose poesie come questa.
Nino Curatola 18/03/2015 - 11:03
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Neanch'io ho parole per descrivere la bellezza della tua poesia!!!!!!
Bravissimo!!
Bravissimo!!
Giancarlo Gravili 18/03/2015 - 08:58
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Anche io non ho parole Ed impotentemente taccio!
Auro Lezzi 18/03/2015 - 08:52
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Non ho parole... nessuno ha un orecchio per sentire... "il lamentar der monno"
Rocco Michele LETTINI 18/03/2015 - 08:48
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È un bellissimo e commovente componimento; forse non riusciamo a trovare le parole perché siamo troppo legati alla persona che vediamo soffrire, può essere un genitore, un fratello, una moglie o un amico. Bravo.
Giò VaLu 18/03/2015 - 07:48
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struggente opera che sottolinea l'impotenza che si sente quando stai accanto al dolore e non puoi fare niente per alleviarlo.Molto sentita,ciao Luciano
Anna Rossi 18/03/2015 - 06:37
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