Non esiste parola, frase o gesto che possa esprimere il miracolo della madre che ognuno di noi si porta dentro. Lei, figura leggera onnipresente in ogni tuo dove, come e quando. Nessuno riesce ad accarezzarti l'anima con la stessa delicatezza di una madre. Quando il cuore si spezza, è a tua madre che lo affidi perchè sai che lei può ripararlo. Mamma è la prima ed ultima parola che nasce e muore sulle nostre labbra. Mamma… il solo nome è di per sè già magia! E' una raffinata arpa che ti culla tra le sue dolci note; nessuno mai saprà amarti con la stessa intensità di tua madre. Noi, i figli, siamo la continuazione fisica ed emotiva della loro stessa esistenza. Per lei nessun segreto, nessun inganno, lei è la sola che riesce a leggerti ogni respiro; solo lei riesce ad entrare nei tuoi occhi e camminare attraverso la tua anima senza calpestarla. Lei, il nostro specchio dove si riflettono tutte le nostre fragilità e paure, lei che ci dona la vita coltivandoci dentro. Lei, alla quale affidiamo la nostra vita quando ci sentiamo morire dentro. Lei, custode di ogni nostra intimità, scrigno di nobile esperienza, fonte inesauribile di puro sentimento; lei, tutta la luce che abbiamo dentro.
Penso a Mia Madre e s'illumina il mio sguardo come le notti nel centro di Las Vegas. Mi piace fermarmi sospesa in una goccia di rugiada ed osservarla da lontano e scorgere me in ogni suo gesto e movimento. Adoro sorprenderla perchè la scopro felice; nulla mi appaga più dell'eco della sua risata mentre come puro cristallo s'infrange nella mia mente. E' bello invitarla per un "tea" al "Bistrot" del mio cuore. E' dolce perdersi tra le sue carezze e sentirsi la più amata delle Principesse…
Quello che sono oggi è il frutto del suo lavoro prezioso. Innumerevoli sono stati i suoi insegnamenti e tra questi ce ne sono d'importanti. Di sicuro l'apprendimento che mi ha trasmesso nel quotidiano è stato il sorridere. Mai potrò eguagliare l'opera di tanta divinazione che accompagna ogni mio giorno. Mi ha insegnato a sorridere abbattendo ogni confine e rendendo il mio sorriso libero di viaggiare tra la gente e nelle cose. Non so dire quante volte sorrido nell'arco di una giornata, so solo che il mio disegno labiale è sempre spontaneo, trasmette attenzioni, incoraggiamenti, stupori, meraviglie. Sono dentro il mio stesso sorriso e lo elargisco con estrema naturalezza condita del mio sentimento.
Mia Madre è riuscita a rendere meno tristi anche le mie giornate peggiori, il sorriso che mi ha trasmesso lo vesto sempre, indossandolo dentro e fuori di me. Il sorriso è stato il suo strumento di insegnamento, potevo scorgerlo anche tra i suoi castighi: Lei ce l'ha tatuato negli occhi. E' grazie a Lei che ho imparato a sorridere con lo sguardo, è Lei che mi ha arricchito il pianto impacchettando sorrisi in ogni mia lacrima. Lei, la Mia saggia Fata che ha adoperato tutta la sua sapienza per farmi cogliere le sfumature del mondo. Mi ha insegnato che il sorriso è fatto di emozioni in punta di piedi, che un sorriso è ricco di commozione e fa brillare gli occhi e l'anima. Mi ha reso generosa, perchè capace di fabbricare collane di sorrisi da adagiare sul petto di coloro che più non sanno o riescono donare letizia agli altri.
Mia Madre mi ha sempre ricordato quanto sacro sia un sorriso: tutti siamo nella condizione di regalarlo, non costa fatica, nè tempo. Nessuno può vivere una vita priva di sorrisi perchè sarebbe una vita spenta e buia, fredda e triste. Il sorriso è un raggio di sole che caldo scende sul mondo per abbracciare ogni palpito, respiro e gesto.
Alla fine di ogni giorno Mia Madre m'interrogava sugli effetti emozionali provocati dai sorrisi donati e ricevuti, non m'imponeva regola alcuna, chiedeva solo la mia fiducia più attenta, sicura che nel tempo ne avrei compreso l'importanza e, giorno dopo giorno, elevato la mia spiritualità.
Mi raccontava storie leggendarie di sorrisi che sprigionavano infinita forza ed ineguagliabile potenza, gli ambasciatori dell'amore; sperava che l'energia generata da codesta semplicità mi si radicasse dentro dilatando le sue radici lungo ogni mia vena e dentro le mie ossa. E' riuscita a farmi capire che un sorriso acquista valore nel momento in cui si decide di passarlo nelle mani di un altro. Mi ha sempre ricordato che in tutto il mondo il sorriso parla la stessa lingua ed è patrimonio dell'Umanità.
Insegnandomi il sorriso, Mia Madre mi ha insegnato ad amare l'essenza della vita stessa. Anche ora, se chiudo gli occhi, posso godere del canto della sua voce che mi raccomanda di abbracciare il pianto di un bimbo, di godere della primavera che sboccia e fiorisce, di vivere nel rispetto della libertà di ogni individuo, di operarmi per fare del bene lungo il mio cammino, e se mai non ne fossi proprio capace, di impegnarmi almeno a non fare del male… Di sorridere ogni volta che ne ho il ricordo, perchè non esiste impronta più bella della ruga che il tempo disegna vicino agli occhi di chi dispensa sorrisi al suo passaggio… Di aprire il mio cuore per non dover mai conoscere l'odio ed il rancore, di avere il coraggio di perdonare me stessa se voglio essere capace di perdonare gli altri. Di non dimenticarmi mai che ogni giorno che mi è concesso merita di essere vissuto come se fosse l'ultimo che Dio mi ha regalato, perchè ho una sola vita a disposizione e devo essere orgogliosa dell'Universo che ho dentro.
Mia Madre, Grande Piccola Donna, Lei che ancora oggi per strapparmi un sorriso mi racconta di quanto forte piangessi alla mia nascita; di come i nonni fossero contenti della mia venuta, del loro riso gioioso di fronte al miracolo della nascita che si ripete nel tempo e da ogni tempo. Lei che mi rammenta di vivere la mia vita attribuendole il senso esclusivo di una mia intima valutazione, perchè solo così potrò raggiungere, fiera, la mia ultima destinazione e sorridere ancora una volta, l'ultima, e lasciare che a piangere la mia morte siano così solo gli altri…
Grazie Mamma, Grazie per Esserci. Grazie per avere accompagnato ogni mio passo ed avermi insegnato a pitturare con i colori dell'arcobaleno le pareti della mia vita, rendendola così più umana in questa jungla dominata da silente cemento… A proposito, lo sapevi che sei tu, Mamma, il mio sorriso più bello?
Penso a Mia Madre e s'illumina il mio sguardo come le notti nel centro di Las Vegas. Mi piace fermarmi sospesa in una goccia di rugiada ed osservarla da lontano e scorgere me in ogni suo gesto e movimento. Adoro sorprenderla perchè la scopro felice; nulla mi appaga più dell'eco della sua risata mentre come puro cristallo s'infrange nella mia mente. E' bello invitarla per un "tea" al "Bistrot" del mio cuore. E' dolce perdersi tra le sue carezze e sentirsi la più amata delle Principesse…
Quello che sono oggi è il frutto del suo lavoro prezioso. Innumerevoli sono stati i suoi insegnamenti e tra questi ce ne sono d'importanti. Di sicuro l'apprendimento che mi ha trasmesso nel quotidiano è stato il sorridere. Mai potrò eguagliare l'opera di tanta divinazione che accompagna ogni mio giorno. Mi ha insegnato a sorridere abbattendo ogni confine e rendendo il mio sorriso libero di viaggiare tra la gente e nelle cose. Non so dire quante volte sorrido nell'arco di una giornata, so solo che il mio disegno labiale è sempre spontaneo, trasmette attenzioni, incoraggiamenti, stupori, meraviglie. Sono dentro il mio stesso sorriso e lo elargisco con estrema naturalezza condita del mio sentimento.
Mia Madre è riuscita a rendere meno tristi anche le mie giornate peggiori, il sorriso che mi ha trasmesso lo vesto sempre, indossandolo dentro e fuori di me. Il sorriso è stato il suo strumento di insegnamento, potevo scorgerlo anche tra i suoi castighi: Lei ce l'ha tatuato negli occhi. E' grazie a Lei che ho imparato a sorridere con lo sguardo, è Lei che mi ha arricchito il pianto impacchettando sorrisi in ogni mia lacrima. Lei, la Mia saggia Fata che ha adoperato tutta la sua sapienza per farmi cogliere le sfumature del mondo. Mi ha insegnato che il sorriso è fatto di emozioni in punta di piedi, che un sorriso è ricco di commozione e fa brillare gli occhi e l'anima. Mi ha reso generosa, perchè capace di fabbricare collane di sorrisi da adagiare sul petto di coloro che più non sanno o riescono donare letizia agli altri.
Mia Madre mi ha sempre ricordato quanto sacro sia un sorriso: tutti siamo nella condizione di regalarlo, non costa fatica, nè tempo. Nessuno può vivere una vita priva di sorrisi perchè sarebbe una vita spenta e buia, fredda e triste. Il sorriso è un raggio di sole che caldo scende sul mondo per abbracciare ogni palpito, respiro e gesto.
Alla fine di ogni giorno Mia Madre m'interrogava sugli effetti emozionali provocati dai sorrisi donati e ricevuti, non m'imponeva regola alcuna, chiedeva solo la mia fiducia più attenta, sicura che nel tempo ne avrei compreso l'importanza e, giorno dopo giorno, elevato la mia spiritualità.
Mi raccontava storie leggendarie di sorrisi che sprigionavano infinita forza ed ineguagliabile potenza, gli ambasciatori dell'amore; sperava che l'energia generata da codesta semplicità mi si radicasse dentro dilatando le sue radici lungo ogni mia vena e dentro le mie ossa. E' riuscita a farmi capire che un sorriso acquista valore nel momento in cui si decide di passarlo nelle mani di un altro. Mi ha sempre ricordato che in tutto il mondo il sorriso parla la stessa lingua ed è patrimonio dell'Umanità.
Insegnandomi il sorriso, Mia Madre mi ha insegnato ad amare l'essenza della vita stessa. Anche ora, se chiudo gli occhi, posso godere del canto della sua voce che mi raccomanda di abbracciare il pianto di un bimbo, di godere della primavera che sboccia e fiorisce, di vivere nel rispetto della libertà di ogni individuo, di operarmi per fare del bene lungo il mio cammino, e se mai non ne fossi proprio capace, di impegnarmi almeno a non fare del male… Di sorridere ogni volta che ne ho il ricordo, perchè non esiste impronta più bella della ruga che il tempo disegna vicino agli occhi di chi dispensa sorrisi al suo passaggio… Di aprire il mio cuore per non dover mai conoscere l'odio ed il rancore, di avere il coraggio di perdonare me stessa se voglio essere capace di perdonare gli altri. Di non dimenticarmi mai che ogni giorno che mi è concesso merita di essere vissuto come se fosse l'ultimo che Dio mi ha regalato, perchè ho una sola vita a disposizione e devo essere orgogliosa dell'Universo che ho dentro.
Mia Madre, Grande Piccola Donna, Lei che ancora oggi per strapparmi un sorriso mi racconta di quanto forte piangessi alla mia nascita; di come i nonni fossero contenti della mia venuta, del loro riso gioioso di fronte al miracolo della nascita che si ripete nel tempo e da ogni tempo. Lei che mi rammenta di vivere la mia vita attribuendole il senso esclusivo di una mia intima valutazione, perchè solo così potrò raggiungere, fiera, la mia ultima destinazione e sorridere ancora una volta, l'ultima, e lasciare che a piangere la mia morte siano così solo gli altri…
Grazie Mamma, Grazie per Esserci. Grazie per avere accompagnato ogni mio passo ed avermi insegnato a pitturare con i colori dell'arcobaleno le pareti della mia vita, rendendola così più umana in questa jungla dominata da silente cemento… A proposito, lo sapevi che sei tu, Mamma, il mio sorriso più bello?
Opera scritta il 23/07/2011 - 02:23
Da Anna Valle
Letta n.1903 volte.
Voto: | su 8 votanti |
Commenti
Gianny ti ringrazio sinceramente. Io non ho nulla che mi avvicina al mondo dei poeti e scrittori. Non ho pratica ed il mio indirizzo scolastico è linguistico. Pero' ho cuore. Ricevere da un estraneo i complimenti mi rallegra, perchè significa che ho raggiunto il mio obbiettivo: un grazie speciale da regalare a mia madre emozionandola. Alla prossima, notte e grazie ancora
anna 23/07/2011 - 23:21
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Molto bello questo racconto. Emozionante ed intenso al punto giusto, complimenti.
Gianny Mirra 23/07/2011 - 17:52
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