Ascolto,
arresa ai percorsi del passato,
avvolta da dolore,
il suono del silenzio,
implorando, bendata,
e in ginocchio,
l’aurora,
per un cuore che guarda le onde
come fossero ancora
pulsazioni di paura.
arresa ai percorsi del passato,
avvolta da dolore,
il suono del silenzio,
implorando, bendata,
e in ginocchio,
l’aurora,
per un cuore che guarda le onde
come fossero ancora
pulsazioni di paura.
Aspetto
indifesa, in riva al mare,
che l’acqua sfiori il mio viso,
confondendo le lacrime,
la stessa che bagnerà
le ginocchia sbucciate da
ricordi e dolori,
in attesa che la vita mi renda, l’indomani,
tutto ciò che, con furia e disprezzo,
mi ha portato via nel tempo,
cancellando per sempre il colore
del mio essere Io.
Disarmonia tra CIELO e MARE.
Ecco cosa hanno cancellato,
la luce dei miei giorni.
OCCHI della luna,
OCCHI del sole,
pronti a incontrare l’onda
del nuovo amore.
Adriana Giulia Vertucci gennaio 2014
Opera scritta il 20/03/2015 - 12:45
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Commenti
HOLA ADRIANA mi associo a quello che ha detto Luciano bella poesia. Adios senorita
Lucio Del Bono 20/03/2015 - 17:19
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Adriana, gran bella poesia. Contento che tu l'abbia rispolverata, riferendomi alla data.Bellissima chiusa.
luciano rosario capaldo 20/03/2015 - 16:22
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