Più volte ho incrociato il suo sguardo
con timore.
con timore.
Nel tempo
ho tentato di comprendere cosa si celasse dentro,
e cosa impaurisse così tanto.
Stupita,
ho trovato tutto quello che di mio mai,
mai avrei voluto trovare.
Il tormento interiore espresso in silenzio.
Nascosto mistero,
nonostante simmetrici lineamenti,
da non farmi riconoscere in quel viso.
Dentro di lui il passato e il presente.
Spaventata,
sono fuggita ancora...
Ma ora ho capito,
ho capito chi sono.
Mai più timore del mio essere.
Mai più timore del mio riflesso.
Adriana Giulia Vertucci febbraio 2013
Opera scritta il 21/03/2015 - 13:24
Letta n.1128 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Bella la tua poesia ci porta alla riflessione... Ciao cara Adriana.buona Domenica.
Maria Cimino 22/03/2015 - 11:54
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Poesia e riflessione ci hai offerto...
Brava!
Vera
Brava!
Vera
Vera Lezzi 22/03/2015 - 10:00
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essere spaventati dallo scoprire un lato nascosto del nostro io più profondo, può essere sconvolgente,ma penso che ne vale sempre la pena.Una poesia su cui meditare!Ciao
Anna Rossi 21/03/2015 - 17:27
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La rivelazione, prima temuta e poi benedetta, di se stessi. Fitta introspezione all'interno di questi versi che scivolano silenziosi, nel tacito rispetto di una scoperta che va abbracciata piano piano. Mi è molto piaciuto il ritmo felpato di questa stesura.
Aurelio Zucchi 21/03/2015 - 16:22
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Introspezione e poesia. Bella
luciano rosario capaldo 21/03/2015 - 15:43
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