Tutte le volte da vivere.
Questa esperienza infinita,
mai davvero iniziata e più volte finita,
sembra un andirivieni di sensazioni e canzoni,
allettanti ma mai sufficienti.
Questa vita piena di sguardi vuoti,
colma di appagamenti momentanei,
sembra un film senza lieto fine.
Sembra una storia in cui ogni addio
non è mai l ultimo,
sembra una rincorsa infinita verso un oasi di salvezza.
Vivere è ricercare acqua nel deserto,
é alzarsi la mattina presto,
è godersi un tramonto e una nostalgia, piangere vedendo un amore andare via.
É ridere a crepapelle
e sentirsi del mondo indenne.
É soffrire e rompersi il cuore,
é arrabbiarsi e divenire tutto furore.
É gridare senza ragione,
declamando sotto la doccia una stonata canzone.
É rilassarsi quando meno lo si vuole,
é meravigliarsi di respirare,
é comprendere che siamo formiche,
e non grandi e immensi,
perché se il mondo è un panino,
noi di questo ne siamo solo le molliche.
La vita é pentirsi e agitarsi,
é avere la voglia di fare ma
una serie di convenzioni da oltrepassare.
É avere paura di fare propria
una vita
che spesso non ci appartiene.
É avere paura di diventare protagonisti
di una storia che scriviamo anche mentre dormiamo.
É avere timore di
dire grazie
all'amore che ci ha messo al mondo
senza ma e perché.
É crearsi interrogativi
senza risposte certe.
É sorridere senza voglia,
è volontà e desiderio,
abitudine e putiferio.
Monotonia e scatti di follia,
la vita è del nostro essere una fotografia.
Questa esperienza infinita,
mai davvero iniziata e più volte finita,
sembra un andirivieni di sensazioni e canzoni,
allettanti ma mai sufficienti.
Questa vita piena di sguardi vuoti,
colma di appagamenti momentanei,
sembra un film senza lieto fine.
Sembra una storia in cui ogni addio
non è mai l ultimo,
sembra una rincorsa infinita verso un oasi di salvezza.
Vivere è ricercare acqua nel deserto,
é alzarsi la mattina presto,
è godersi un tramonto e una nostalgia, piangere vedendo un amore andare via.
É ridere a crepapelle
e sentirsi del mondo indenne.
É soffrire e rompersi il cuore,
é arrabbiarsi e divenire tutto furore.
É gridare senza ragione,
declamando sotto la doccia una stonata canzone.
É rilassarsi quando meno lo si vuole,
é meravigliarsi di respirare,
é comprendere che siamo formiche,
e non grandi e immensi,
perché se il mondo è un panino,
noi di questo ne siamo solo le molliche.
La vita é pentirsi e agitarsi,
é avere la voglia di fare ma
una serie di convenzioni da oltrepassare.
É avere paura di fare propria
una vita
che spesso non ci appartiene.
É avere paura di diventare protagonisti
di una storia che scriviamo anche mentre dormiamo.
É avere timore di
dire grazie
all'amore che ci ha messo al mondo
senza ma e perché.
É crearsi interrogativi
senza risposte certe.
É sorridere senza voglia,
è volontà e desiderio,
abitudine e putiferio.
Monotonia e scatti di follia,
la vita è del nostro essere una fotografia.
Opera scritta il 22/03/2015 - 11:57
Letta n.1167 volte.
Voto: | su 8 votanti |
Commenti
Grazie mille Vera..l ho scritta col cuore !
Marco Arcidiacono 23/03/2015 - 16:30
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Io ti avrei dato un "eccellente"
Vera Lezzi 23/03/2015 - 00:21
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Fotografia senza... ritocchi di coscienza!
Vera Lezzi 23/03/2015 - 00:19
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