IL CIRCO
Io vesto le mie insicurezze di coraggio,
vesto come un pagliaccio,
voglio donarti sorrisi.
Comprendi il senso d ' ogni gesto?
Mi è facile esser mutevole
anima e corpo,
mi coloro gli occhi
come nero felino
e bocca di rosso scarlatto
copro.
Tutto di me appare
disegnato d ' imperfezione,
ma è voluto,
è pensato.
Perché io costruisco armi,
usate per difendere il mio creato.
Sono rinata,
partorita dal dolore,
svezzata dalla paura,
cresciuta nuovamente
nella pioggia.
Pioggia asciugata dalle mani.
Mi esibisco,
per divertire soldati crudeli,
quelli che uccidono
con l'ingrata indifferenza.
Contro il vento freddo
della solitudine,
immagino riparo,
in trincee scavate
al centro della piazza.
L'attenzione falsa,
poco calore sa donarmi.
Vinco ogni tanto,
recitando la mia richiesta parte.
Incontro nel tempo,
sinceri attori,
colorati in volto
come me,
dimentico il luogo in cui vivo.
Nel finto circo della vita,
io sono un pagliaccio vero.
Ridi.
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molto bella, BUONA PASQUA