E' nella bora l'amarezza del mare,
libera la sua voce nelle strade vuote
resuscitando storie di paure.
Forza il vento i ricordi del passato
il lampo schiara alberi e vele di trabaccolo,
non c'è voce per la strada
nella notte di tempesta.
Il vento smette di gridare
la terra respira nel silenzio.
Onde di mare oscuro
portano la condanna
che nega l'ultimo ritorno.
libera la sua voce nelle strade vuote
resuscitando storie di paure.
Forza il vento i ricordi del passato
il lampo schiara alberi e vele di trabaccolo,
non c'è voce per la strada
nella notte di tempesta.
Il vento smette di gridare
la terra respira nel silenzio.
Onde di mare oscuro
portano la condanna
che nega l'ultimo ritorno.
Opera scritta il 29/04/2015 - 17:27
Da Paolo Morena
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Commenti
Vivi molto, tanto o poco ma sempre il mare, nelle tue: certo ci abiti vicino, come me. Ma tu sei un... lupo di mare!
Tremende le catastrofi del mare, lo so.
Ciao...
Tremende le catastrofi del mare, lo so.
Ciao...
Gio Vigi 30/04/2015 - 17:38
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Solo a Fano morirono 4 marinai.Grazie Arcangelo del tuo preciso commento.
Paolo Morena 30/04/2015 - 12:40
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Una data da non scordare, per la sciagura che travolse la costa romagnola devastata da una violenta tempesta. In brevissimo tempo, il fortunale, seminò distruzione su tutta la zona, colpendo, particolarmente il riminese. Spero di avere colto il messaggio del testo.
Arcangelo Galante 30/04/2015 - 10:03
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