Ero una bambina quando mi hai preso per mano.
Io, una pallida luna in un cielo coperto da una cortina di fumo, dove mi inseguivano i raggi della luce del tuo amore.
Senza muovermi, in silenzio, senza provare alcun dolore, con la pioggia che mi scorreva sul viso.
Io, una pallida luna in un cielo coperto da una cortina di fumo, dove mi inseguivano i raggi della luce del tuo amore.
Senza muovermi, in silenzio, senza provare alcun dolore, con la pioggia che mi scorreva sul viso.
Opera scritta il 20/05/2015 - 19:17
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Voto: | su 12 votanti |
Commenti
L'anima dell'autrice viene paragonata ad una pallida Luna, che giace in un cielo velato da una triste oscurità, perché priva di umano sentimento. L'amore, con i suoi luminosi raggi, la insegue ma lei immobile rimane, senza muoversi, piangendo in quanto non abbastanza illuminata da quell'affettuoso bagliore. Un impossibile convivenza tra due astri: il Sole e la Luna. Questa è la mia interpretazione!
Arcangelo Galante 24/05/2015 - 14:34
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Grazie di cuore ai miei primi due commenti!! Sicuramente mi serviranno come incoraggiamento e continuare a far parte di questo splendido sito dedicato alla poesia e non solo!
bruna maria talamini 22/05/2015 - 01:09
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Si presta a varie interpretazioni. Una prima volta prematura e subita. Una dolce primavolta...
Non so.
Comunque molto bella anche nella sua sintesi.
Non so.
Comunque molto bella anche nella sua sintesi.
luciano rosario capaldo 21/05/2015 - 10:09
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Che delizia... scorrere la vita affettiva... e tu l'hai fatto mirabilmente... Lieta giornata e...l'augurio di una felice permanenza ne la Casa di OggiScrivo tra amici ed encomi artistici...
Rocco Michele LETTINI 21/05/2015 - 05:27
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