Io vivo per l’altrui e di me non curo,
così quando letto m’accoglie sono
sereno aver di vezzo fatto dono
chi per malore tutto giorno è scuro.
così quando letto m’accoglie sono
sereno aver di vezzo fatto dono
chi per malore tutto giorno è scuro.
Miei bisogni, inver, che molto trascuro
colmare essi provvede lo Dio buono,
tanto che parmi essere più sprono
acché pensiero sia sempre più puro
ver altri, ch’abbisognano d’affetto,
per lo tormento che portano ‘n petto
e pel dolore che corpo tormenta.
Stanchezza a volte pare non consenta
portare attenzione a quegl’afflitti,
ma tosto scompare presso suoi letti.
Tanto è benevolenza d’immens’Iddio.
Opera scritta il 26/05/2015 - 17:15
Da nello maruca
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Commenti
Condividere un poco del proprio tempo, offrendo solidarietà morale e materiale, donando conforto ed amore, certamente è un meraviglioso esempio di altruismo. Concedere anche un semplice sorriso, una stretta di mano a chi si trova in un difficile momento, proferire una speranzosa parola, fa veramente bene al cuore. Come ci fa intendere l'autore, tutto ciò non comporta fatica, nè spesa alcuna : è solamente un gesto di umanità che arricchisce sempre, senza impoverire l'uomo.Un significativo testo, molto apprezzato.
Arcangelo Galante 27/05/2015 - 16:08
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Verissimo quello che dici. Dei nostri bisogni si preoccupa Dio. Per questa ragione c'è tutto il tempo per dedicarsi all'altrui bisogno.
Molto bella.
Molto bella.
luciano rosario capaldo 27/05/2015 - 10:16
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