Tormento
Subbuglio di spasimi scombina i pensieri
che vorticano nell'anima affamata di te
Tormento del corpo che disidrata lo spirito
Cercami
non più come mi ricordi
ma, ormai, come morta
che respira a fatica aria di vita putrida
che vorticano nell'anima affamata di te
Tormento del corpo che disidrata lo spirito
Cercami
non più come mi ricordi
ma, ormai, come morta
che respira a fatica aria di vita putrida
Tormento del cuore che ingrigisce, bruciato dal silenzio
Se mi vuoi,
non aspettare che i miei passi tornino da te
non ne riconosceresti il suono
Arsa di follia, cenere ammucchiata in terra
che il vento disordina e disperde
eliminando corpose tracce di un'esistenza tronca di scopo
sento sparire lentamente l'eco di risa e giochi
Silenzio assorda il mondo
nulli i contorni in questo grigio opaco
rendono tutto indifferente
Opera scritta il 03/06/2015 - 22:50
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Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Grazie Rocco M. Lettini e Luciano R. Capaldo per l'attenta lettura e i commenti lasciati
Daniela Cavazzi 04/06/2015 - 19:09
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Amari versi che nascondono rassegnazione e solitudine amplificati dal silenzio attorno come una cattiva indifferenza.
Molto bella.
Molto bella.
luciano rosario capaldo 04/06/2015 - 10:38
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Indifferenza? Solo un'arsa follia!
Un acuto... per ammonire quanto ingiustamente raccolto...
Un acuto... per lacrimar molesto tormento...
Un acuto... per ammonire quanto ingiustamente raccolto...
Un acuto... per lacrimar molesto tormento...
Rocco Michele LETTINI 04/06/2015 - 10:28
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