Perdere il concetto di “se”. Quando ormai , sola ed abbandonata nel ribrezzo della gente che ti evita e s’inarca di fianco al tuo lento indeciso incedere, addirittura accelerando a testa bassa fingendo fretta per andare chissà dove, in quel preciso istante avverti che non esisti più. Non già per mancanza di conoscenza ma non sei più in grado di capire cosa sia “ se stessi” Quella donna, capelli biondi stopposi e disuguali fronte scura non so se per il sole che l’ha cotta o forse anche per poca igiene, occhi chiari ma spenti, un fisico che, se ripreso denuncia lo stile di un tempo ancora intravedibile e che riconduce a bei momenti vissuti e ammassati come ricordi nel vecchio baule di quella inutile vita, difronte alla vetrina del bar stupita…guarda, e, come una scimmia incuriosita allo specchio, osserva una… estranea. Con schiena piegata, incurvata dal peso di una vita andata male, al barista, che vuole offrirle un caffè, lei, dopo essersi meglio riosservata in quella falsa vetrina risponde; per me va bene, grazie ma, per l’altra riflessa …!
Molto sentita, questa poesia profonda e vera. Davvero bravo Luciano
MARIA ANGELA CAROSIA 24/07/2015 - 15:07
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Luciano buongiorno, molto bella la tua poesia-denuncia. Con la pietá dei tuoi occhi vedi in lei una vita spenta, fatta forse di ricordi e nostalgia di ciò che è stato. A volte capita di perdersi, ma di solito ci ritroviamo...andiamo avanti con coraggio. Ma quando la forza non basta...
Maria Rosa Schiano 22/07/2015 - 16:55
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Luciano buongiorno, molto bella la tua poesia-denuncia. Con la pietá dei tuoi occhi vedi in lei una vita spenta, fatta forse di ricordi e nostalgia di ciò che è stato. A volte capita di perdersi, ma di solito ci ritroviamo...andiamo avanti con coraggio. Ma quando la forza non basta...
Maria Rosa Schiano 22/07/2015 - 16:06
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Ciao Luciano, mi dispiace per ciò che sta accadendo: di solito si prende di mira qualcuno per invidia e per l'incapacità di accettare la propria meschinità e pochezza. Hai la stima di tutti di noi, vai avanti nel tuo cammino e vedrai che ti lascerai dietro il personaggio, stanco, disteso sulla polvere.
Millina Spina 22/07/2015 - 10:45
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I percorsi della vita molto spesso sono diversi da quello che avremmo voluto e poi quando ci si guarda allo specchio nel primo momento che ci fermiamo per riflettere su noi stessi ci accorgiamo di non riconoscerci più.Poesia molto intensa e realistica.Complimenti sinceri.
Luciano Guidotti 22/07/2015 - 10:42
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una analisi molto attenta della vita da parte dell'autore,che mi fanno pensare ai versi "nel doman non vi e' certezza" stando a significare che prima o poi gli altri potremmo essere noi ciao luciano
MAURO MONTALTO 21/07/2015 - 20:50
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Intensa molto bella
barbara lai 21/07/2015 - 20:09
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I miei ossequi mio caro!!una dedica molto bella questa tua, scritta col cuore, e con la tua profonda sensibilità..poesia che fa riflettere molto..complimentissimi ciccio...Ora dimmi cos'è sta storia, chi è ti fa arrabbiare...dillo a me dillo che ci penso mi..Senti sbaglio ma sta storia se non erro non risale a un bel pò di tempo fa?..E comunque ascolta la IA tu come tanti altri non avete bisogno di stelline o stellette, o altro...un bravo autore lo si riconosce da altre cose, ad esempio da ciò che scrive, da come lo scrive, e dai temi che sempre sa toccare e portare avanti, e tu questo lo fai alla grande, non dimenticare come ti ho sempre chiamato(grande maestro) e lo sei davvero, e non solo per me..Quindi lascia perdere e non ci pensare, scrivi Luciano..scrivi per il piacere di scrivere,fallo per te stesso, ma anche per noi ti prego..che adoro tutte le tue opere, non demoralizzarti, non ne vale la pena, son persone senza rispetto..non meritano tanta considerazione..Ti abbraccio forte
Maria Cimino 21/07/2015 - 19:55
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HOLA LUCIANO la vita non è sempre rose e fiori....molto intensa, una storia triste..... scritta come tu solo sai fare. Hasta luego
Lucio Del Bono 21/07/2015 - 19:02
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Bellissima poesia... Toccante e emozionante.
Antonio Rossi 21/07/2015 - 18:37
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Un verseggio per far capire le assurdità della vita. Profonde ferite... Toccanti lamenti. Intenso versicilato.
Rocco Michele LETTINI 21/07/2015 - 18:29
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Mi interessava specificare che è la storia di una donna, clochard, che spesso incontro sotto casa, al mio rientro dal lavoro. Lei con aria morbida e signorile mi abbozza un mezzo sorriso e quel barista di un giorno invece ero io... Si chiama Anna e quando penso a lei penso che tutti noi , per vicende di vita, potremmo finire così.
luciano rosario capaldo 21/07/2015 - 18:25
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Luciano, prima di commentarti ho provato a votare, ma il risultato non è stato eccellente. Innanzi tutto ti ringrazio peri tuoi commenti alle mie umili poesie, e mi dispiace per ció che accade. Le tue opere sono sempre gradevoli e questa in particolare, mi ha messo un po' in crisi. È molto triste perdere il concetto di se, quando si arriva a ció si è persa la stima ed il rispetto per se stessi. Oggi in questo mondo superficiale non ci accorgiamo di quante persone si umiliano a tal punto. Le mie lodi per la tua sensibilità. Per ultimo, dico spesso alla mia dolce metà una frase del grande Dante: "NON TI CURAR DI LORO MA GUARDA E PASSA" Buona serata
Giulio Arco 21/07/2015 - 18:24
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Condivido lo sfogo del carissimo amico Luciano. Poesia sublime nel suo essere introspettivo, nel suo raccontare che siamo numeri e non persone, con sentimenti, emozioni e una storia che nel bene o nel male è degna di essere raccontata. Complimenti infiniti
Paolo Ciraolo 21/07/2015 - 18:11
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Ciao Luciano prima di tutto voglio darti la mia solidarietà, spesso ció accade anche a me, mi rendo conto a mio modesto parere che ci sta un gruppo di persone che si diverte a denigrarci, con l'intento di farci sentire una nullità. Io li ignoro, a me piace scrivere e non per il gusto di avere le stelle. So che anche a te piace scrivere e la poesia che hai scritto è degna di un'attenta riflessione. Quello che scrivi dimostra tanto la tua sensibilità, bravo Luciano, pensa a quante persone ti leggiamo con piacere.
Anna Rossi 21/07/2015 - 18:09
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************Mi spiace che il primo commento debba essere il mio. Avrei gradito altri.Ad ogni buon conto questo messaggio solamente perché riconosco la mia impossibilità a combattere l'anonimo che con meschinità, vigliaccheria e furbizia , non intelligenza, quindi sicuramente non uno scrittore o autore o forse no, utilizzando i mezzi a sua o loro disposizione ha deciso di declassarmi a più non posso e non da poco tempo. Ho provato anche ad usare gli stessi mezzi al contrario ma è inutile.Restano quindi i commenti che spiegano da soli il valore di ogni mio lavoro.A me rimane il riconoscimento di quanti , come voi, mi onoreranno dei propri commenti; a te o a voi non rimarrà nulla. Pensare che se siete addirittura degli scrittori, autori quelli che parlano di sentimenti , emozioni,vita,religione e che poi ....--- Vi chiedo scusa per lo sfogo ma a questo punto ne valeva la pena. Grazie a tutti.*******
luciano rosario capaldo 21/07/2015 - 17:35
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