Senza madre e senza padre
io cammino,
orfana dentro -
e tu pretendi,
o mondo,
ch'io ti riconosca
genitore
dopo il fatale abbandono?
io cammino,
orfana dentro -
e tu pretendi,
o mondo,
ch'io ti riconosca
genitore
dopo il fatale abbandono?
Opera scritta il 22/07/2015 - 11:14
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Commenti
Non è facile accettare un dolore così grande.. ma come dice l'amico Luciano noi non siamo figli di questo mondo ma solo ospiti....versi dolorosi,e profondi.. dolce notte. ciao.
Maria Cimino 22/07/2015 - 23:57
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Una lirica breve nel suo contenuto ma che contiene ottimi spunti di riflessione per il lettore. Nessuno credo possa pretendere di riconoscere un genitore dopo che lo stesso ha abbandonato il proprio figlio ad un destino avverso. Ma chi siamo noi per giudicare? Spesso la vita offre anche occasioni di riconciliazione. Testo dal messaggio assai profondo.
Arcangelo Galante 22/07/2015 - 17:19
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Indubbiamente no, Ayesha. Noi però siamo solo cittadini del mondo non suoi figli e questa è la spiegazione.
Versi dolorosi ed efficaci.
Brava
Versi dolorosi ed efficaci.
Brava
luciano rosario capaldo 22/07/2015 - 17:15
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