Cade anche l'ultima ciliegia,
un pulcino di foglie verdi
posato su un albero
tremola un poco.
un pulcino di foglie verdi
posato su un albero
tremola un poco.
Ci spiamo
nascosti dietro maschere di pelle,
Io ascolto la tua voce
più sublime del vento
mentre accarezza le foglie.
Mi abbagli come il sole,
genitore troppo premuroso
che nasconde tra le braccia
le stelle.
Il cielo azzurro
diventa sempre più scuro.
Come un cavallo
impaurito dal fuoco
della notte
mi sono rinchiuso
dentro il mio guscio.
Che tristezza!
Ora nel cielo
le stelle giacciono lontane,
Il sole ti ha nascosto
con la sua vanità e con la sua allegria.
Ti cerco,
la luna è il mio faro
e quando arriva l'alba
piango,
esattamente come piangono
i bambini
quando l'alba di una nuova vita
si affaccia
nella loro esistenza.
Il sole cancella la notte,
il pulcino di foglie secche
adesso non trema,
non ricordo più
il sapore delle ciliegie.
Opera scritta il 07/08/2015 - 13:48
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Commenti
Concordo con Stefano: c'è molta sensibilità nella tua poesia! Buona serata,
Chiara B. 07/08/2015 - 18:56
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poesia sensibile e struggente,mi è piaciuta molto profonda e descrittiva
stefano medel 07/08/2015 - 15:04
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