LA QUERCIA
Ancor ammiro
Con profondo rispetto
Il poderoso tronco
E frascosi rami
Che sollievo danno
A contadini e viandanti
Colti con affanno
Nei caldi pomeriggi
Dell'anno
Con profondo rispetto
Il poderoso tronco
E frascosi rami
Che sollievo danno
A contadini e viandanti
Colti con affanno
Nei caldi pomeriggi
Dell'anno
Solitario
Guardiano nel campo piantato
Con radici profonde
Tieni sicure del fiume
Le sabbiose sponde
Vorrei aver la forza
E la tua tempra
Per affrontar la vita
Con minor fatica
Vorrei posseder la tua scorza
Esser baluardo alla tempesta
E resister con forza
Tu sei la quercia
Regina del bosco
ti acclamero’
Con fiumi d'inchiostro
Opera scritta il 28/08/2015 - 13:52
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