E anche in questa tua sofferenza hai il tuo fare educato, riservato, sempre molto controllato nel non dare troppo disturbo. Sento stanchezza e rassegnazione nella tua voce. Credo avverti che il tempo sta per scadere...
E' buio, un'infermiera entra nella stanza, ti guarda e senza che io le chieda nulla dice sottovoce: "Ma il dottore le ha parlato... le ha detto che..." Io annuisco e capisco.
Vorrei che mi confortasse, che mi parlasse. Ho tante domande, forse lei non ha le risposte.
Il visibile è un attimo...
L'invisibile è per sempre!
Papà non riesco pensarti a lungo, mi manchi! Nello stesso tempo sei il mio pensiero fisso, sei nei miei gesti, nelle mie parole, nella mia quotidianità. Annuso il tuo dopobarba, chiudo gli occhi e la tua presenza è forte accanto a me, mi investi, mi avvolgi, mi togli il fiato.
Passo ore a casa tua, è doloroso, faccio i tuoi stessi passi, appoggio le mani sul tavolo, sui davanzali, tocco quello che poco prima toccavi anche tu e immagino e spero di sentire la tua mano affettuosa sulla mia. Il mio sguardo si sofferma suoi pioppi che tu hai piantato, ora il vento fa muovere le foglie.... apro la finestra e una folata di vento arriva sul mio viso e in questo silenzio sento che mi stai parlando.
Parole silenziose che accarezzano tutto il mio essere fino all'anima. Voglio immaginarti così, come vento fra i rami e le foglie degli alberi. Non posso vederti ma ti sento...... forte, gentile, fresco, sincero e silenzioso come d'altronde sei sempre stato. Ciao Papà........
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