Fa' che io veda,
anche per brevi secondi,
quegli occhi suoi giocondi.
Non opporti
a che io ancor m'illuda
e quei giorni miei ormai tardivi
fammi credere che siano mattutini.
Forse allora io ebbro di illogica speranza
quel che rimane del mio atro respiro
chiamerò residuo di Vita
e non col suo nome vero:
l'ansimare della Morte.
anche per brevi secondi,
quegli occhi suoi giocondi.
Non opporti
a che io ancor m'illuda
e quei giorni miei ormai tardivi
fammi credere che siano mattutini.
Forse allora io ebbro di illogica speranza
quel che rimane del mio atro respiro
chiamerò residuo di Vita
e non col suo nome vero:
l'ansimare della Morte.
Opera scritta il 19/09/2015 - 13:49
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Commenti
Hai decantato onoratamente... lasciandoci riflessivi versi...
Rocco Michele LETTINI 20/09/2015 - 15:00
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