Chi mai avrebbe capito la mia filosofia di vita? Forse mio padre perché professore ma riponevo poche speranze pure in lui.
La mia non era una storia di redenzione, non sarei diventato un ragazzo sociale e amichevole se avessi avuto qualcuno accanto a me diverso dalla mia anima. Non mi sarei piegato ai sentimenti altrui se avessi avuto qualcuno da amare diverso da quel me stesso che, ora, ripudio immensamente. E soprattutto, non avrei cambiato il mio modo di essere.
Non si può cambiare così tanto, ci vorrebbe un miracolo ed io … non credo nei miracoli.
Sarei bugiardo se vi dicessi che non desideravo affatto provare un dolce respiro sulla mia pelle o fare una piacevole conversazione. Sarei davvero un grande bugiardo ma la mia vita era quella, è questa e quale altro desiderio appagante potrei mai avere se non quello di starmene per conto mio? Assaporando tutta la freschezza di questa vita, non vissuta a metà, non vissuta e basta.
Infondo mi andava bene così. A diciassette anni, se hai qualche piccolo problema formativo, in testa hai solo il pensiero di dare il meglio di te. In tutto ciò che fai.
Sarei un bugiardo se vi dicessi che non ho mai desiderato la compagnia di nessuno, perché l'ho desiderata … non so quante volte. E sarei bugiardo se vi dicessi che non credevo nei valori adolescenziali, ci credevo ma non ne avevo le prove. Non avevo le prove che esistessero, ero troppo disilluso per potermi fidare delle parole dei miei coetanei. Loro amano sognare, amano raccontare menzogne per far sapere a tutto il mondo quanto hanno vissuto. Io non mi fidavo e mai lo avrei fatto. C'erano troppe cose in ballo, i miei voti e i miei sentimenti … non potevo giocarmi tutto in quello che sarebbe dovuto essere il periodo più bello della mia vita non vissuta.
Non avrei, nemmeno, avuto il coraggio di giocarmi tutto per la persona che avrei amato.
La mia non era una storia di redenzione, non sarei diventato un ragazzo sociale e amichevole se avessi avuto qualcuno accanto a me diverso dalla mia anima. Non mi sarei piegato ai sentimenti altrui se avessi avuto qualcuno da amare diverso da quel me stesso che, ora, ripudio immensamente. E soprattutto, non avrei cambiato il mio modo di essere.
Non si può cambiare così tanto, ci vorrebbe un miracolo ed io … non credo nei miracoli.
Sarei bugiardo se vi dicessi che non desideravo affatto provare un dolce respiro sulla mia pelle o fare una piacevole conversazione. Sarei davvero un grande bugiardo ma la mia vita era quella, è questa e quale altro desiderio appagante potrei mai avere se non quello di starmene per conto mio? Assaporando tutta la freschezza di questa vita, non vissuta a metà, non vissuta e basta.
Infondo mi andava bene così. A diciassette anni, se hai qualche piccolo problema formativo, in testa hai solo il pensiero di dare il meglio di te. In tutto ciò che fai.
Sarei un bugiardo se vi dicessi che non ho mai desiderato la compagnia di nessuno, perché l'ho desiderata … non so quante volte. E sarei bugiardo se vi dicessi che non credevo nei valori adolescenziali, ci credevo ma non ne avevo le prove. Non avevo le prove che esistessero, ero troppo disilluso per potermi fidare delle parole dei miei coetanei. Loro amano sognare, amano raccontare menzogne per far sapere a tutto il mondo quanto hanno vissuto. Io non mi fidavo e mai lo avrei fatto. C'erano troppe cose in ballo, i miei voti e i miei sentimenti … non potevo giocarmi tutto in quello che sarebbe dovuto essere il periodo più bello della mia vita non vissuta.
Non avrei, nemmeno, avuto il coraggio di giocarmi tutto per la persona che avrei amato.
Opera scritta il 28/09/2015 - 20:59
Da FraAaron 759
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Commenti
Un ritratto (o autoritratto)scritto con arguzia.
Giuseppe Novellino 29/09/2015 - 19:02
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