Il poeta ogni cosa vive è ispirato e te la descrive. La poesia è musica scritta con parole. Io ora non vivo, assorto in un assurdo silenzio. Musica per me ora non ce n’è!
Questo treno che mi porta lontano, sempre più lontano…. Quanto lo detesto, nello stesso tempo quanto lo amo!
Non mi voglio arrendere alla guerra, voglio lottare, questa volta soltanto per me!
Lo vedete il confine? Dopo esso sarò salvo. Sentite come batte il mio cuore? Il respiro si fa sempre più affannoso…. Toccate le mie mani, sentirete come tremano…
Ora mi dovrò nascondere, non mi troveranno. Di portarmi indietro, non ce la faranno….
Di rincominciar a vivere, io spero. E la guerra dimenticare, io devo.
Mi nutrirò di pane, tristezza e malinconia. Già mi sento così solo…
Sono passati vent’anni, da quando mi lavai i panni e scappai da quei miseri inganni. La guerra, allora, finì.
Ho una famiglia, un bimbo e una bimba.
Non ho più paura di attraversare il ponte. Non ho più paura di avere un nemico alle spalle. Non ho più paura di camminare in un campo con una mina sotto i piedi.
Prendere quel treno, quel mostro fatto di metallo e fumo, è stato il mio unico sollievo…
Non posso dimenticare la fame, la sete, gli stenti, ma finalmente raggiante io sono!
A Dio sono riuscito a chiedere il perdono. Ora so cos’è la quiete.
Questa mia casettina immersa nel verde, nel profumo delle viole e dei pini… a volte mi sembra di sentire anche il suono dei violini!
________________________________ N.B.: In questi versi parlo di un bambino che è stato rapito, addestrato e costretto a divenire un soldato. (Purtroppo in molti paesi accade tutto ciò). Ma il bambino della mia poesia si fa coraggio e scappa da quella situazione e col tempo... trova la libertà e la serenità.
Tema di grande riflessione... Noi vediamo poco o niente di quella cruda realtà. Complimenti sinceri.
donato mineccia 22/10/2015 - 19:24
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Grazie Fabio per il tuo commento!
Maddalena Clori 22/10/2015 - 09:06
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Tema forte e purtroppo attuale, versi di riflessione e speranza. Ciaooo
Fabio Garbellini 22/10/2015 - 07:04
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Ma siete dolcissimi! Come farei senza di voi?!? Grazie infinite. Buonanotte
Maddalena Clori 21/10/2015 - 23:00
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Maddalena io ti dico solo brava.. perche con la tua bravura hai saputo dare dolcezza ad un tema così forte... Ciao cara.. serena serata.
Maria Cimino 21/10/2015 - 19:47
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Un meraviglioso contenuto, altamente significativo, è presente in questa poesia-racconto, ove l'autrice ha saputo descrivere le sorti del povero e sventurato bimbo. Ognuno ha qualcosa da narrare ad altri mediante le emozioni ed i sentimenti vissuti, in particolari frangenti dell'esistenza propria. Un testo molto apprezzato per le umane riflessioni annotate, nonché per la toccante raffigurazione di un'anima poetica insita in chi è riuscito a scampare alla guerra. Tanti complimenti, Maddy!
Arcangelo Galante 21/10/2015 - 19:11
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Una triste e toccante realtà decantata con maestria
Rocco Michele LETTINI 21/10/2015 - 18:13
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Hai trattato un tema forte e purtroppo attuale, sei stata molto brava a descrivere lo stato d'animo di un piccolo che deve trovare la forza per ribellarsi a tanta crudeltà. Brava per il contenuto e la struttura poetica. Ciao Maddalena
Anna Rossi 21/10/2015 - 18:01
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