Ho aperto le mie mani e cercato di afferrare tuttto ciò che catturava la mia curiosità: Matite colorate e tanti, tantissimi fogli bianchi. Avvicinai una grande sedia al piccolo banco e mi affiancai al bambino che tentava di rimuovere con il dito gli scarabocchi fatti sul banco. Presentai al piccolo tutto il materiale e allegramente gli dissi:- Avanti, coloriamo! Lui mi guardò perplesso e spostò i colori con il gomito proiettando invece l'attenzione ai fogli bianchi. Cominciò ad accartocciarli con aria frenetica. Mi mise con le spalle a muro ma lasciai che lui continuasse a creare energicamente quella palla di carta mentro io, sorridendo, presi le due matite più sgargianti e le sistemai una alla mia destra e una alla mia sinistra, simulandone una porta di calcio. Lui mi guardò divertito e lasciò cadere ai piedi la sua palla di carta. Lo guardai e gli dissi:- Avanti, giochiamo!
Tutto quello che vorremmo fare non sempre viene condiviso, e a volte è bene che le parole inizino a tacere per dare spazio a gesti alternativi che potrebbero invece coinvolgere, invogliare l'altro con l'arte della spontaneità e del rispetto emotivo.
Tutto quello che vorremmo fare non sempre viene condiviso, e a volte è bene che le parole inizino a tacere per dare spazio a gesti alternativi che potrebbero invece coinvolgere, invogliare l'altro con l'arte della spontaneità e del rispetto emotivo.
Opera scritta il 31/10/2015 - 12:59
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Commenti
Una piccola, semplice e garbata scenetta di vita scolastica.
Ti ricordo che all'inizio del discorso diretto ci vuole la lettera maiuscola.
Ti ricordo che all'inizio del discorso diretto ci vuole la lettera maiuscola.
Giuseppe Novellino 01/11/2015 - 18:23
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