Inizio


Autori ed Opere


Ultime pubblicazioni

Una voce nel deserto...
La mia compagna...
AMORE LETALE...
La bella storia di P...
A mia moglie Gabriel...
Sangue nero...
Batacchio fuor di ca...
GENDAI...
La mia fortuna che a...
Echi...
Per O...
Amilcare il pagliacc...
Senza peli sulla......
BIANCO E NERO...
Il Rimpianto...
ore 12...
Senza fretta...
Cammino sulle nuvole...
VECCHIAIA ADOLESC...
Il pensatore...
Riflessioni di un me...
Gabbie...
Indifferenti...
Spazi infiniti...
Scarpe di vernice (…...
Nel mio silenzio...
Il Cavallo Romano*...
Sussurri d'amore...
PIOGGIA PIANTO D...
Le Ombre del Bosco M...
RABBIA...
Perle nella rete...
Katauta...
Le bettole...
Mercato rionale...
Dolce presente...
Canale (sottile velo...
La casa abbandonata...
A' MAMMA (festa del...
L'Alpino...
Infinito Silenzio...
E ti ho amata...
Ogni bambino trova i...
FACCE...
Corre il Vento...
CONSAPEVOLEZZA DI...
Fragile...
Andarsene...
Un bocciolo di rosa ...
Il tunnel e il mare...
Cura...
Il movimento dell’ac...
Quando l’ironia fa p...
Di un pensiero antic...
...che adulto non lo...
Riscrivi la storia c...
Cento occhiali...
Agognati silenzi...
Fuga dalla baita...
MAL D’ AMORE...
Di quando viene sera...
CANTO DELLA TERRA...
Come angeli...
Bianco merletto...
Scrittore di strillo...
Meraviglia...
Siamo uniti...
Viaggio di speranza ...
Parole trafugate...
haiku *....
NUCLEUS ACCUMBENS...
Apoteosi di un pensi...
FILOFOBIA...
Sì l'ammore...
QUELLO STRANO MOVIME...
Che paura!...
Ladro di pensieri...
Il dono del cervello...
grigio mela...
L'aria di maggio...
Differente...
La sera...
Su Scrisosciu...
La dimora dell'anima...
Una lettera e un sog...
Siamo tutti migranti...
Bellezza. ...
La partenza...
MIO E’ IL MARE...
Giardinetto...
La grande libertà d\...
Calpestando la mia o...
Taciturna anitra (sc...
Ombra d' anitra (…ho...
Ogi l’è ‘l cumpleann...
Terzo rigo...
Il Capitello...
Verde bottone...
Orologio...
OBLIARE...

Legenda
= Poesia
= Racconto
= Aforisma
= Scrittura Creativa


Siti Amici


martiniadriano.xoom.it lecasedeipoeti.blogspot.com

E' la vita il vero sogno

Quella sera andai a letto presto, perché mi sentivo stanco.
Mi svegliai e a fianco a me, nel letto, c’era un bambino che mi guardava e sorrideva, mentre giocava con una palla.
Aveva credo, appena un anno.
“Bapa.”, diceva, mentre mi sorrideva.
Mi diede la sua palla.
“Giochi … palla?”, chiese, facendo uscire dai suoi occhi un raggio di tenerezza.
Giocammo per quasi un’ora, poi lasciò la palla e salì, sul mio petto.
Mi guardò, sorrise e poi chiuse gli occhi.
“Nanna … bapa”, mi disse prima di lasciarsi cullare da Morfeo.
Decisi allora di addormentarmi con lui.
Mi svegliai ancora e mi trovai sulla riva di un lago.
Ero sotto a un albero e appoggiata alla mia spalla sinistra, c’era una donna che dormiva.
Aveva i capelli color dell’ebano e lisci come seta.
“Ciao amore, devo dirti una cosa.”, mi disse appena si svegliò, girandosi verso di me, con quei suoi occhi brillanti come sfere di cristallo, color del cielo.
“Dimmi”.
“Aspetto un bambino”.
Mi abbracciò e mi baciò, improvvisamente.
Mi risvegliai e sul mio petto c’era ancora quel bambino.
“Ciao bapa”.
“Ciao cucciolo.”.
“Bapa.”.
“Che c’è cucciolo?”
“Bapa, mamma ha detto … engo.”.
Appena mi abbracciò mi svegliai.
Mi ritrovai a guardare il soffitto della mia stanza, coricato sul mio letto.
Più tardi uscii di casa e mentre ero a passeggio sul lungomare, vidi una ragazza e rimasi sorpreso perché era quella del sogno.
La fermai, ci mettemmo a parlare e facemmo amicizia.
Ci frequentammo per un mese circa e una sera mentre eravamo seduti su di una panchina del lungomare, nello stesso punto dove c’eravamo conosciuti, lei si girò improvvisamente, verso di me.
“Jo, senti”.
“Dimmi Cristina”.
“Ti amo”.
Dopo qualche mese che stavamo insieme, decidemmo di fare un viaggio insieme.
Andammo in Scozia.
Un giorno passavamo, vicino a una chiesetta molto carina e vi entrammo.
Era vuota e solo dopo qualche minuto, uscì il vecchio parroco dalla sacrestia.
“Amore?”, chiesi.
“Che c’è?”
“Mi vuoi sposare?”
“Si!”
Ci sposammo e trascorremmo quei giorni, a spasso con la felicità.
Un pomeriggio mi soffermai sulla riva del lago che era vicino allo chalet dove trascorrevamo il nostro “viaggio di nozze”.
Dopo qualche minuto, arrivò anche lei e si sedette di fianco a me.
“Ti spiace se mi appoggio, alla tua spalla e mi addormento un po’ che sono stanca?”
“Certo amore mio, fa pure.”
Si accoccolò a me e dopo un paio di minuti si addormentò.
Dopo circa un’ora, mentre ero intento a tirare dei ciottoli nel lago, lei si svegliò.
Si girò verso di me e…
“Ciao amore, devo dirti una cosa”.
“Dimmi”
“Aspetto un bambino.”
Ci abbracciammo e ci baciammo.
Tra me pensai, ricordandomi di quei due sogni, uno nato dentro l’altro …
“E’ la vita, il vero sogno.”



Share |


Opera scritta il 14/11/2015 - 12:50
Da Giuseppe Greco
Letta n.980 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti

Nessun commento è presente



Inserisci il tuo commento

Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.



Area Privata
Nome :

Password :


Hai perso la password?