Avere nostalgia di qualcosa che non si possiede più, ti fa sentire fondamentalmente un fallito.
Magari non lo sei, o lo sei davvero.
Ti sforzi di concepirti come un'altra persona, ti distruggi e poi ti ricostruisci.
Desideri che quei ricordi svaniscano e che la tua mente torni libera di poter pensare che tutto vada bene.
Un po' come quando si è bambini, che di delusioni ne abbiamo vissute poche e di sberle ne abbiamo ricevute tante. Nessuno, adesso, si permetterebbe di farlo. Gli schiaffi sono più utili da adulti.
Vorrei poter dare uno schiaffo a quello che si sente solo e dice di stare bene così, a coloro che hanno tanti amici e non si accontentano, a quella ragazza che, almeno una volta durante il giorno, pensa al suicidio. Vorrei davvero prendere a pugni il muro immaginandone la faccia di quel tipo che l'ha abbandonata, a quella biondina che le ha tirato i capelli e anche a quella professoressa che non ha creduto in lei.
Vorrei poterle dire " Visto? L'ho fatto io per te! " e molto probabilmente, da quella ragazzina, non riceverei un banale << Grazie! >> ma un inappropriato << Scusa >>.
Scusa di cosa? Hai fatto tutto, hai dato il meglio di tutto. Ci potrebbe essere soddisfazione più grande? Non credo.
Quali colpe abbiamo, noi, se le persone giuste ci trovano nel momento sbagliato? Che colpa ne abbiamo, noi, se nessuno ci vede e se qualcuno ci lascia in mezzo a quella miriade di dolorosi ricordi? Dolorosi perché belli, intendiamoci.
Io chiedo ancora scusa, essendo fermamente convinta che dovrei essere l'unica a ricevere delle scuse.
È che magari le persone mi vogliono bene ma si dimenticano di me. Una dannazione, questa.
Una dannazione, per me, per noi che ci pensiamo sempre, un po' la mattina, un po' la sera ... un po' nei sogni, anche.
Per noi che ci pensiamo perché, non so, ci mancano, ce li immaginiamo accanto mentre ridono e scherzano.
Potrebbe essere anche solo questione di abitudine, certo. Ma, noi, scusa lo chiediamo sempre.
Questo scritto lo dedico a tutte quelle persone che chiedono stupidamente scusa e che aspettano.
Aspettano che qualcuno torni.
Magari non lo sei, o lo sei davvero.
Ti sforzi di concepirti come un'altra persona, ti distruggi e poi ti ricostruisci.
Desideri che quei ricordi svaniscano e che la tua mente torni libera di poter pensare che tutto vada bene.
Un po' come quando si è bambini, che di delusioni ne abbiamo vissute poche e di sberle ne abbiamo ricevute tante. Nessuno, adesso, si permetterebbe di farlo. Gli schiaffi sono più utili da adulti.
Vorrei poter dare uno schiaffo a quello che si sente solo e dice di stare bene così, a coloro che hanno tanti amici e non si accontentano, a quella ragazza che, almeno una volta durante il giorno, pensa al suicidio. Vorrei davvero prendere a pugni il muro immaginandone la faccia di quel tipo che l'ha abbandonata, a quella biondina che le ha tirato i capelli e anche a quella professoressa che non ha creduto in lei.
Vorrei poterle dire " Visto? L'ho fatto io per te! " e molto probabilmente, da quella ragazzina, non riceverei un banale << Grazie! >> ma un inappropriato << Scusa >>.
Scusa di cosa? Hai fatto tutto, hai dato il meglio di tutto. Ci potrebbe essere soddisfazione più grande? Non credo.
Quali colpe abbiamo, noi, se le persone giuste ci trovano nel momento sbagliato? Che colpa ne abbiamo, noi, se nessuno ci vede e se qualcuno ci lascia in mezzo a quella miriade di dolorosi ricordi? Dolorosi perché belli, intendiamoci.
Io chiedo ancora scusa, essendo fermamente convinta che dovrei essere l'unica a ricevere delle scuse.
È che magari le persone mi vogliono bene ma si dimenticano di me. Una dannazione, questa.
Una dannazione, per me, per noi che ci pensiamo sempre, un po' la mattina, un po' la sera ... un po' nei sogni, anche.
Per noi che ci pensiamo perché, non so, ci mancano, ce li immaginiamo accanto mentre ridono e scherzano.
Potrebbe essere anche solo questione di abitudine, certo. Ma, noi, scusa lo chiediamo sempre.
Questo scritto lo dedico a tutte quelle persone che chiedono stupidamente scusa e che aspettano.
Aspettano che qualcuno torni.
Opera scritta il 04/12/2015 - 12:44
Da FraAaron 759
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Voto: | su 12 votanti |
Commenti
Un testo moto apprezzato.. Complimenti per la giovane e brava autrice
Francesco Gentile 04/12/2015 - 16:53
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Riflessione profonda,condivisa.
Complimenti!
Nadia
Complimenti!
Nadia
Nadia Sonzini 04/12/2015 - 16:30
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