IL NATALE CHE VERRA'
Lacrime
Come stille di rugiada
Su petali di fiori
Cadono sulla fredda coperta
Di marmo che avvolge il tuo corpo
Ma non lo spirito che vaga libero in pace
In luogo infinito
Come stille di rugiada
Su petali di fiori
Cadono sulla fredda coperta
Di marmo che avvolge il tuo corpo
Ma non lo spirito che vaga libero in pace
In luogo infinito
E' il Natale
di questo anno dannato
Il primo da quando te ne sei andato
La neve
che ricopre la campagna
Ed il cimitero di Verrua
Mi rammenta quanto la vita
Sia fredda e dura
Giorni felici
Ormai lontani e dimenticati
Restano il solo ricordo
A mitigare di tuo fratello
Il triste sconforto
Il volto di tua madre
Segnato dal dispiacere
Piu che dal tempo
Testimonia l'immagine
Del nostro tormento
E' Natale
La pace scende
in ogni cuore
Mentre nel mio
Resta solo rancore
Misto al dolore
Opera scritta il 21/12/2015 - 09:35
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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Mauro carissimo, una poesia toccante che da il preciso senso del tuo dolore. Abita la disperazione falla tua e poi oltrepassala vivi per lui perché lui è in te in ogni cosa in ogni luogo, nel tu cuore in eterno. Ti abbraccio
Sabrina Marino 22/12/2015 - 02:08
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Ciao Mauro a te un'abbraccio...grande....non aggiungo altro..
Maria Cimino 21/12/2015 - 23:06
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Molto toccante, non commento per rispetto.
Possa nel tuo cuore albergare la pace, te lo auguro con tutto il cuore.
Un abbraccio forte
Nadia
Possa nel tuo cuore albergare la pace, te lo auguro con tutto il cuore.
Un abbraccio forte
Nadia
Nadia Sonzini 21/12/2015 - 14:41
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