annuncia la tua dipartita
la nostra infanzia ormai lontana
annega nel dolore della vita.
Dolci ricordi gelosamente custoditi
negli intrigati meandri dell'alma
perle di gioia dall'amor scolpiti
cullati dai sospiri della calma.
Spirito libero a volte indomito
avido, in cerca di quell'amore
trovato e da anni sopito
giace nei petali del suo fiore.
La tua bandiera l'allegria
dicevi "E' il sale della vita",
mietevi amore e simpatia
plasmati da una bontà infinita.
Attrice di una parte non mia,
stringevo le tue scarni mani
vestita da una falsa allegria
pensavo con angoscia al tuo domani.
Arcangelo caro fratello mio
amara, amara e triste la tua sorte
ignaro, pregavi il Sommo Dio
che sordo non fermava il braccio della morte.
Occhi vacui e quel tuo mezzo sorriso
tradivano il timore di quell'oscuro male
i cui dardi letali spegnevano il tuo viso
e il tuo corpo inerme in quel letto d'ospedale.
Don don suona ancora la campana
per quel tuo ultimo saluto
sento la mia anima ormai lontana
scoppiare in rotto pianto muto.
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