destituisce l'uomo
del precipuo compito,
perseguire il bene
scorgendo in sé
il lume della ragione
per giungere alla risoluzione
di gravosi teoremi esistenziali.
Il tempo
nello svolgersi della natura evolutiva
rende partecipe l'essere
attraverso tappe da conseguire
secondo graduali stadi di maturazione.
L'io nel rilevarsi
parte integrante del mondo
s'interroga con insistenza
sui perché enigmatici
che affliggono l'umanità.
L'uomo ripercorre il ciclo della storia,
rivaluta il passato alla luce del presente,
i fatti analizza
nelle concause determinanti,
li rielabora con logico pensiero
nella successione analitica
sommando o sottraendo ciò che è andato
perso a discapito del progresso
di cui è artefice...
spesso regresso dell'umano concetto
che ispira l'idea fatidica.
Amore e ricerca,
passione emozionale
assistono l'intelligenza,
ma l'odio spinoso
si ritorce contro
come arma micidiale uccide mortalmente
le buone intenzioni,
volge al male il dono prezioso
di cui servirsi per il prossimo,
il genio innato
a volte sprecato
in chi ne fa cattivo uso.
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Grazie per aver condiviso con noi lettori un testo che è un invito a riflettere per gli interessanti spunti che suggerisce. Apprezzato.