Non so cosa sarebbe successo quella sera se fossi venuto a casa tua.
Forse avremmo parlato un po' e, chissà, avremmo consumato una cena fatta di falsi e obbligati sorrisi.
Poi avremmo fatto l'amore, senza amore probabilmente.
Ed io ti avrei vista guardarmi ancora innamorata persa.
Ed io mi sarei visto guardandomi dentro ancora innamorato di lei. Anzi no, innamorato di nessuno.
Il giorno dopo mi sarei alzato pensando a come avrei potuto lasciarti senza farti soffrire troppo.
E nelle ore successive mi sarei sentito subito meglio al pensiero di non averti più con me.
Non sarei mai potuto venire a cena a casa tua, lo capisci? Mai.
Con te non ero io, anche se mi hai amato tanto. Di questo sono certo.
Più certo della mia morte.
Un mese dopo ti avrei cercata nuovamente per sapere come stavi. Non mi sarei aspettato un << Male, molto male >> ma un banale e semplice << Tutto bene e tu? >>.
Non mi avresti mai chiesto questo. Non me lo avresti mai detto.
Ed io lo sapevo, lo sapevo benissimo.
Non ti amavo, non potevo continuare a fingere che mi importasse di te.
Dopo due mesi sarei rimasto ancora accanto a te, da lontano.
Non me la sarei sentita di voltarti le spalle ancora. In più, se non ricordo male, in quel periodo avresti avuto le audizioni di teatro e gli esami, ero davvero interessato nel sapere che tutto stava procedendo secondo i tuoi piani.
Alla mia chiamata non avresti risposto ma sapevo che c'eri. Che eri li per me.
Passato quel lasso di tempo, non ti avrei mai più fatto domande. Di nessun genere.
Ti avrei lasciata davvero andare, che il tempo ti avrebbe aiutata a dimenticare il male che ti ho fatto.
Ma non avrei mai pensato che saresti sparita così presto.
Senza dirmi niente, che di risposta non meritavo.
Forse avremmo parlato un po' e, chissà, avremmo consumato una cena fatta di falsi e obbligati sorrisi.
Poi avremmo fatto l'amore, senza amore probabilmente.
Ed io ti avrei vista guardarmi ancora innamorata persa.
Ed io mi sarei visto guardandomi dentro ancora innamorato di lei. Anzi no, innamorato di nessuno.
Il giorno dopo mi sarei alzato pensando a come avrei potuto lasciarti senza farti soffrire troppo.
E nelle ore successive mi sarei sentito subito meglio al pensiero di non averti più con me.
Non sarei mai potuto venire a cena a casa tua, lo capisci? Mai.
Con te non ero io, anche se mi hai amato tanto. Di questo sono certo.
Più certo della mia morte.
Un mese dopo ti avrei cercata nuovamente per sapere come stavi. Non mi sarei aspettato un << Male, molto male >> ma un banale e semplice << Tutto bene e tu? >>.
Non mi avresti mai chiesto questo. Non me lo avresti mai detto.
Ed io lo sapevo, lo sapevo benissimo.
Non ti amavo, non potevo continuare a fingere che mi importasse di te.
Dopo due mesi sarei rimasto ancora accanto a te, da lontano.
Non me la sarei sentita di voltarti le spalle ancora. In più, se non ricordo male, in quel periodo avresti avuto le audizioni di teatro e gli esami, ero davvero interessato nel sapere che tutto stava procedendo secondo i tuoi piani.
Alla mia chiamata non avresti risposto ma sapevo che c'eri. Che eri li per me.
Passato quel lasso di tempo, non ti avrei mai più fatto domande. Di nessun genere.
Ti avrei lasciata davvero andare, che il tempo ti avrebbe aiutata a dimenticare il male che ti ho fatto.
Ma non avrei mai pensato che saresti sparita così presto.
Senza dirmi niente, che di risposta non meritavo.
Opera scritta il 22/01/2016 - 17:56
Da FraAaron 759
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Commenti
Bel groviglio di sentimenti, una scrittura a strappi che, proprio per non convincere appieno, lascia una senzazione amara di irrisolto.
Glauco Ballantini 11/03/2016 - 08:54
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