Aghi di pino
Aghi di pino
profumati di solitudine
che t’invade le membra
di una calda giornata invernale.
profumati di solitudine
che t’invade le membra
di una calda giornata invernale.
Corre il ricordo
mentre un ruscello
vigoroso scende a valle
riempendo la mia anima vuota.
Una stella luminosa
illumina i tuoi occhi
e dalla mia mente svanisce
per sempre il tuo viso sorridente.
Aghi di pino
pungenti e odorosi
regalano al mio corpo
la tua esile verginità.
Opera scritta il 24/01/2016 - 13:34
Da Giulio Arco
Letta n.1093 volte.
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Commenti
Heilà guarda chi c'è quanto tempo..ohi caro stai bene? mannaggi ci hai abbandonato...che coraggio che hai a lasciarci così... Ah però devo riconoscere che ti fai vivo alla grande.. regalandoci un tocco della tua delicatezza..e dolcezza....in questa tua malinconica e profonda poesia... Sperando di ritrovarti ancora ti abbraccio e ti auguro una serena notte..Ciao Giulio caro...
Maria Cimino 24/01/2016 - 23:41
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Una lirica introspettiva molto dolorosa e sofferta...un ricordare un amore che non si sente più vicino...molto bella nella sua malinconia.Ciao Giulio
Anna Rossi 24/01/2016 - 19:04
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