Seduto e abbattuto
ricorda il tempo che ha vissuto,
seduto e molto stanco
vorrebbe uscire da questa stanza,
riabbracciare sua moglie
e tornare a passeggiare,
sentire di nuovo i raggi del sole.
Le gambe sono stanche,
non l'accontentano più,
gli concedono al massimo
di camminare per la casa,
sono lontani i giorni
in cui andava dove voleva,
in cui partiva e tornava,
in cui niente lo fermava.
Seduto e abbattuto
guarda le lancette,
seduto e molto stanco
aspetta la badante,
quante cose sono cambiate,
i suoi figli sono cresciuti,
hanno sempre da fare,
il desiderio di raggiungerla,
di lasciare questo mondo,
è sempre più grande.
ricorda il tempo che ha vissuto,
seduto e molto stanco
vorrebbe uscire da questa stanza,
riabbracciare sua moglie
e tornare a passeggiare,
sentire di nuovo i raggi del sole.
Le gambe sono stanche,
non l'accontentano più,
gli concedono al massimo
di camminare per la casa,
sono lontani i giorni
in cui andava dove voleva,
in cui partiva e tornava,
in cui niente lo fermava.
Seduto e abbattuto
guarda le lancette,
seduto e molto stanco
aspetta la badante,
quante cose sono cambiate,
i suoi figli sono cresciuti,
hanno sempre da fare,
il desiderio di raggiungerla,
di lasciare questo mondo,
è sempre più grande.

Da Carlo Festa
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Commenti
tristezza...sentita 



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Descrizione di una amara solitudine...dove chi rimane solo non ha voglia più di restare su questo mondo....Poesia assai toccante questa tua..ciao Carlo...a te serena serata...e complimenti per la tua sensibilità..


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descrive molto bene una triste realtà.versi ben scritti..


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