OPERA

Lacrime del Tempo.
Cristalli incastrati a zolle di terra.
Toccami le guance,
rigate da rughe profonde.

Ciglia di pirite
non conoscono la luce del sole.
Amano la notte per poter splendere
come le stelle.

Come noi due,
tra due lune fuse insieme,
nella ferita più profonda
del buio.

Sono libellule o lacrime,
quelle che ci cadono addosso?
Con le braccia aperte
a trafiggere lo specchio
dalla cornice di carne.

Le Tue lacrime
escono dal mio cuore,
dalle mie ferite, dalle labbra
socchiuse, ogni volta che ti chiamo.

Ogni volta che sento il tempo
camminare sul nostro viso.

Opera scritta il 02/02/2016 - 18:28

Da Gianny Mirra

Letta n.1176 volte.

Bella poesia, particolarmente belle ed originali le metafore
Complimenti
Nadia
5*

Nadia Sonzini 15/02/2016 - 21:44

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Ciao Gianny caro strano ieri sera la tua poesia non c'era ma forse è stata approvata oggi..valla a capire sta tecnologia... Comunque WOW troppo bella questa tua notte...troppo intensa...oserei dire per alcuni versi anche un po sensuale.... si decisamente mi piace questo tuo lato romantico e dolce... A te una buona serata ti abbraccio ciao caro.

Maria Cimino 03/02/2016 - 21:22

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Belle immagini nei versi piuttosto ermetici, ma davvero belli, nei quali percepisco una bella sensazione di malinconia.. velata da un superbo romanticismo, per questo molto piaciuta.. Buona serata Gianny

Francesco Gentile 03/02/2016 - 19:57

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Certe notti "tra due lune fuse insieme" un verso che mi ha toccato il cuore per la bellezza che c'è racchiusa...Complimenti Gianny bellissima...Ciao

margherita pisano 02/02/2016 - 22:21

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Sempre intensità da te. Sempre belle immagini che catturano. Bravissimo. Ciao

Sabry L. 02/02/2016 - 22:08

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