Inizio


Autori ed Opere


Ultime pubblicazioni

CORIANDOLI...
Il passo della neve...
L'età del tempo...
Suffumigi...
Testa di Tigre. Ad A...
PRIMO PIANO...
Nubi e luna...
L'ombra della sera...
RIBELLIONE DELLA ...
Torre...
La Poesia Non Letta...
Pura assenza...
La Morsa...
Viaggi di fantasia...
Balzelli...
Al fronte contro la ...
Clochard...
Briciole di neve...
Tra bianche lenzuola...
IL GIRO IN GONDOLA...
Dolce novembre...
Emozioni d'autunno...
Bruciano I cedri...
LE DIMENSIONI D...
La mia clessidra...
Pattume...
Forse è destino...
Una rete dentro le o...
Torno a rovistar nel...
Il mio specchio mi d...
Non so parlare...
Non fu...
Armadillo...
Crepuscolo...
É solo quando esci...
Sussurrami (ripropos...
Nel baciar mio la po...
Nei sogni una carezz...
INCERTEZZA...
Sa Bittesa...
Riflessi d'Autunno...
GLI ANGELI CI ...
Non c'è ritorno...
Sgualcita è la strad...
Almiquí...
Pezze...
HAIKU 46...
Adriano Martini...
Haiku (chukangire)...
IL PRESEPIO...
Promessa Nascosta...
Piccola...
MIO UOMO...
Consapevole inganno...
Rinascita...
E' la donna...
Romanico...
Manifattura di chime...
Singolare situazione...
Cerchiamo luoghi per...
Giano bifronte...
Flebili scie di pens...
Occhi...
Le parole improvvisa...
Di nuovo solo i temp...
BRIVIDI DI NOTTE...
In assenza di domand...
La bella signora Lua...
Lo zio scapolo...
Il mondo di D....
Il silenzio è una mi...
Imponderabile...
Piego di libri...
Legni d'ontano...
Sara...
Immagini...
Tra le righe...
Anatre...
LA SOLITUDINE...
Un' uomo...
ALLA CASTAGNA...
L'eco del Vuoto...
Ritorno alla Poesia...
Credo alla poesia, n...
Colori a novembre...
Di rimaner sul cigli...
Il palcoscenico...
L\'idea...
Come su foglie morte...
- haiku -...
Sognarla così...
Mirabolanti momenti...
Trame nascoste...
STELLA MARINA...
In nessun luogo...
Centocchio...
Erba voglio...
La Polenta...
Notte d'Amore...
Corsivo...

Legenda
= Poesia
= Racconto
= Aforisma
= Scrittura Creativa


Siti Amici


martiniadriano.xoom.it lecasedeipoeti.blogspot.com

IL RITORNO DI SERGEJ

Chiuse gli occhi, la solitudine poteva respirarla, percepirla tanto l'avvertiva reale e presente. Questo pensiero la lasciava esterrefatta e svuotata di ogni altro pensiero di ogni altro sentire, perché era quella solitudine l'unico pensiero che la sua mente riuscisse a formulare. E poi vi era quella sensazione di vuoto che non riusciva a colmare, accompagnata dalla rabbia per quella guerra che non capiva e faticava ad accettare. Quella guerra che era alla base di tutte le sue preoccupazioni. Sergej era lontano e il suo povero cuore ne soffriva. Guardava fuori dalla finestra della sua camera, ma i prati innevati non le erano di nessun conforto, anzi acuivano solo la sua tristezza, porgendole il ricordo dei tormenti ammirati col suo innamorato. Odiava la guerra e odiava il piccolo generale corso che l'aveva causata. Senza di egli e della sua smisurata sete di potere ella non avrebbe mai sperimentato quella gelida paura che le attanagliava l'animo facendole temere che il suo amore non sarebbe mai tornato da lei. Nulla riusciva a placare la sua angoscia, né la bellezza selvaggia e indomita dei paesaggi russi che tanto amava né i frivoli tentativi di amici e parenti di distrarla e consolarla. I suoi pensieri erano tutti rivolti a Sergej e alla sua lontananza, chissà se si ricordava di lei? Stava bene o uno di quegli odiosi francesi l'aveva ferito? Quali erano i suoi pensieri? Sarebbe tornato da lei? Erano tutte domande destinate a non avere risposta, tanto più che nessuno le diceva niente, sopratutto della guerra, ma lei aveva il diritto di sapere, ed invece la guerra poteva anche essersi già conclusa, ma lei lo ignorava. Era stanca, ma non riusciva a dormire, una strana inquietudine le si agitava nel petto. Ah, l'amore! Quando Sergej le era accanto le era apparso un sentimento sublime e dolce, da togliere il fiato, ora scopriva quanto potesse essere penoso.
Il cielo della notte cambiava colore e ad ogni ora si schiariva, mentre le stelle ad una ad una andavano spegnendosi, ma lei se ne accorgeva appena, così assorta nei suoi pensieri, che le rendevano impossibile concentrarsi su qualcosa di diverso.
La neve aveva ricominciato a cadere leggera, e il giorno stava nuovamente aprendosi al mondo. Lei era ancora profondamente persa nei suoi pensieri. Poi come se quei pensieri lo avessero evocato, lo vide. Vide una figura a cavallo che si stagliava contro la luce chiara dell'alba. Il suo cuore fece una capriola, mentre si staccava dalla finestra e gli andava incontro. Lo sapeva, lo sentiva, che quella figura che si avvicinava era lui, doveva essere lui, altrimenti la gioia che le si irradiava dentro, mentre gli correva incontro, non aveva senso.
Lo raggiunse mentre stava smontando. L'abbraccio che li avvolse fugò ogni dubbio.


Il racconto è frutto della fantasia dell'autrice, per cui ogni riferimento a fatti o cose reali è puramente casuale.




Share |


Opera scritta il 04/02/2016 - 12:15
Da Marirosa Tomaselli
Letta n.1089 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Confermo quanto scritto dall'amico Luciano ed aggiungo che è stato descritto magistralmente il sentimento di attesa del personaggio femminile,la qual cosa non mi meraviglia pensando quanto tu sia sensibile
complimenti
5*
Nadia

Nadia Sonzini 06/02/2016 - 16:06

--------------------------------------

Scritto bene, riverbera letture di classici russi, Tolstoj. Complimenti e saluti

Luciano Bellesso 06/02/2016 - 13:21

--------------------------------------

Bello...delicato racconto d'amore con finale lieto, come piace a me nei film...piaciuto. Brava...uè, un saluto a te!...*****

Gennarino Ammore 04/02/2016 - 17:30

--------------------------------------


Inserisci il tuo commento

Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.



Area Privata
Nome :

Password :


Hai perso la password?