Mi sento un oceano infinito
di assurde vastità,
tremende verità
rinchiuse in una scatola
e sigillate con la carne.
Talvolta mi prendono,
mi scuotono avvicinandomi all'orecchio
"cosa c'è dentro?"
e nel loro banale atto
spinto da banale curiosità
non avvertono che il mio cuore
viene scaraventato
da un lato all'altro della scatola
colpendone i margini -
non credono che l'acqua
abbia una massa.
Una volta convinti
che non ci sia nulla da conservare
accartocciano con foga
quel pezzo di cartone,
- come uno qualsiasi dei mille fogli
che passano ogni giorno negli uffici -
e bagnandosi le mani,
infastiditi si asciugano:
certamente non credono che il mare
voglia essere ascoltato.
di assurde vastità,
tremende verità
rinchiuse in una scatola
e sigillate con la carne.
Talvolta mi prendono,
mi scuotono avvicinandomi all'orecchio
"cosa c'è dentro?"
e nel loro banale atto
spinto da banale curiosità
non avvertono che il mio cuore
viene scaraventato
da un lato all'altro della scatola
colpendone i margini -
non credono che l'acqua
abbia una massa.
Una volta convinti
che non ci sia nulla da conservare
accartocciano con foga
quel pezzo di cartone,
- come uno qualsiasi dei mille fogli
che passano ogni giorno negli uffici -
e bagnandosi le mani,
infastiditi si asciugano:
certamente non credono che il mare
voglia essere ascoltato.
Opera scritta il 05/02/2016 - 22:37
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Commenti
UNA RIFLESSIVA ET CHIARA DECANTAZIONE... IL MIO ELOGIO E IL MIO SERENO FINE SETTIMANA
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Rocco Michele LETTINI 06/02/2016 - 13:18
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bella metafora immaginare l'immensità dell'animo come un oceano...non c'è cosa più brutta non essere ascoltati oppure alcuni fanno finta di sentire quello che si ha dentro. Molto bella, buona notte.
Anna Rossi 06/02/2016 - 00:04
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