questo triste inverno
che gela e congela
ogni albero in fiore
e tutto ciò che incontra
per la via
facendogli cambiare
anche il colore.
E in attesa
della primavera
l'alba è già pronta
alla sua natura
di riportare ogni
essere al cammino
oltre la luce
e della notte scura.
E torneranno
a rifiorir le rose
e gli uccelli
insieme a volare
per colorare
l'azzurro del cielo
e far tornare
in mare a navigare.
E passerà anche
il freddo del cuore
con l'estate che
tornerà a scaldare
non solo gli esseri
ma anche il motore
e tanti avranno
voglia di andare,
chi in campagna
e chi in alta montagna
chi in Paesi
vicini o lontani
senza paura
di venti o tempeste
l'Umanità saprà
passar
gli eventi strani.
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// La SABBIA //
Poesia
di Aldo MESSINA.
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La sabbia un dì
era un letto di piume
dove ognun ci si
sdraiava e giocava,
era calda dorata
e raffinata
e tante artrosi
e dolori curava.
La prendevano
a sacchi e facevano
castelli, statue
e gran monumenti
era già calda
e si riscaldavano
per tutto l'anno
amici e parenti.
Oggi a toccar
la sabbia si ha paura,
è tutta sporca
e di petrolio inquinata
per questo in tanti
hanno già scoperto
un'Isola tropicale
e spopolata.
Dove anche scalzi
si può passeggiare
senza paura
di siringhe e sassi
e come una volta
potersi sdraiare
e correre e saltar
con i lor passi.
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