A bordo del tuo bolide,
voglio solcare tutte le superfici solide
in quell’esiguo spazio che amo sempre
più fino a che dentro ci resti tu.
voglio solcare tutte le superfici solide
in quell’esiguo spazio che amo sempre
più fino a che dentro ci resti tu.
Avvolti dal calore dell’amore
Unifichiamo i nostri respiri
In un unico cuore.
Un cuore giovane e pulsante
Che ci causa dolci brividi.
Mossi da un vento frizzante,
voleremo lontano, sopra
i cieli di Parigi o dove più ci andrà,
assaggiando il sapore della libertà.
Scriveremo il nostro destino
lentamente, con la calligrafia
imperfetta su dei quaderni nuovi.
Fino a che ci doleranno le mani.
Perso, confuso da te e
Dalla bellezza espressa
In ogni tuo sguardo e frase,
Mi sento in movimento.
Come fossi sempre in viaggio,
con la mente e col corpo,
dileguato da tutto ciò
che ho sempre temuto come
non avessi mai vissuto.
A noi, al nostro tempo fatato
E a chi vorrà apprezzarlo con o senza
Fiato.
Opera scritta il 10/02/2016 - 23:53
Letta n.1140 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Ma è ritornato il ventennio? O sono io che mi sono svegliato troppo tardi?
salvo bonafè 11/02/2016 - 14:49
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.