Nella disabilità vita ...quella vera, nel dolore - la famiglia ridotta fino allo sfiancamento ma, amore e cuore di genitori donano gioia e sorriso vincono mentre sui loro volti vecchiaia già soggiunge in giovane età. Rinunce e schemi di vita condizionata per solo amore, mezze crescite o scomposte di bambini sfortunati uomini già per il vissuto. Occhi che anelano carezze e pace infondono ...e accettazione, di fronte occhi che rotolano su lacrime infinite in cerca di pur minima spiegazione rivolta al Divino Amore o ad indifferente e spesso rea, violenta società. E’ noto il presente ma, già la carrozzina è più grande peli segnano le guance e gli occhi son pesanti, le mamme ed i papà sempre attivi, imbiancati stremati, mentre fuori sordo un mondo, politicanti ignavi improvvisati fermo nomenclatore al secolo scorso mentre malattia spietata incalza. Nella anzianità degl’angeli custodi incombe poi la morte, soggiunge, e, per quegli sfortunati or nasce peggior condizione; orfani di genitori e dello stato. Chi verrà “ dopo di noi” Luciano Capaldo 27 febbraio ‘16
**Il parlar del “dopo di noi” non vorrei offrisse alla società pretesto per continuare a non occuparsi delle persone con disabilità gravissime che hanno una famiglia né di coloro che si prendono cura di loro. Potrebbe creare soluzioni segreganti.****
Grazie Sabry son contento del tuo commento da uomo impegnato molto nel sociale e nel volontariato ...avverto! Buona domenica.
luciano rosario capaldo 28/02/2016 - 12:52
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Sensibile uomo quale tu sei hai toccato un tasto molto amaro, già queste persone con questi seri problemi devono pensare a un dopo per i loro sfortunati cari, ma la verità è che bisognerebbe qualcuno si occupasse del qui e ora per loro, qualche angelo lo fa....ciao Luciano
Sabry L. 28/02/2016 - 12:35
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Ciao Maria c'è poesia e verità nel tuo bellissimo e sentito commento e per questo ti ringrazio di cuore. Buona domenica anche a te cara.
luciano rosario capaldo 28/02/2016 - 12:23
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Ciao caro buongiorno...bella e assai toccante questa tua....tu sai che tocchi un'argomento a me molto vicino essendo un pò parte della vita di queste persone... Ti dirò. La nascita di un bambino con handicap cambia l'identità personale e famigliare...la famiglia si trova in terra di confine.. spesso abbandonate a se stesse...non sempre vengono aiutate...e nemmeno capite...da anni faccio volontariato e tu lo sai e ti posso garantire che aiuti non ne arrivano da nessuna parte...e questo è una gran vergogna per la società... vuoi sapere cosa penso. Non è disabile chi non usa le gambe...chi non ha la vista...o altro.... ma lo è chi vive nell'ignoranza e nella indifferenza assoluta. A te faccio i miei complimenti per la tua profonda sensibilità... e ti dico grazie dal profondo del cuore per questo tuo pensiero Luciano ..a te la mia lode...ti abbraccio e che sia per te una buona domenica...un grande saluto a Mariana.
Maria Cimino 28/02/2016 - 11:36
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Milly Francesco e Rocco grazie e soprattutto grazie per la vostra nota sensibilità. Buona domenica e buona poesia...sempre.
luciano rosario capaldo 28/02/2016 - 11:28
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Luciano questa tua poesia dove dai voce alla sofferenza di chi vive queste situazioni di disabilità ci fa pensare a quante persone meno fortunate di noi si trovino sole e abbandonate a se stessi in questa società dove è difficile per una serie di problematiche burocratiche dover fare i conti con chi ha bisogno di aiuto. Spero che tu possa dare voce a questo problema è che venga ascoltato dalla gente e comune e da chi ci governa come è accaduto per l'aggettivo di Matteo "petaloso". Un abbraccio Luciano Buona domenica
Milly Barattieri 28/02/2016 - 11:09
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Non c'è modo migliore per definire l'amore.. Versi d'immensa profondità..
Francesco Gentile 28/02/2016 - 10:54
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Il dopo di noi un'asserzione assurda quanto non si costruiscono le fondamenta ad un terreno tremante. Sarà ancora un problema ancora della propria famiglia. Spero di no... e che l'indifferenza cessi finalmente. Intenso e commovente verseggio forgiato con animo di purezza. Lieta Domenica Luciano. *****
Rocco Michele LETTINI 28/02/2016 - 10:31
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Un abbraccio ed un ringraziamento ai tanti lettori ed uno speciale ai commentatori generosi oltremodo ed è il caso di Nadia,Loris,Margherita, Poeta dell'Amiata e Rosa...buona domenica e buona poesia.
luciano rosario capaldo 28/02/2016 - 10:14
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Il dolore è un tema ricorrente nella tua poesia.In questa affronti in modo molto sofferto e coinvolgente il dramma della disabilità osservata dalla parte di chi ,come genitore,si trova a dover quotidianamente fare i conti, nella più totale solitudine, con problemi spesso insormontabili, con l'angoscia incombente della vecchiaia che avanza e della morte che si fa più imminente. E' giusto oltre che umano lanciare un atto d'accusa ai politici inadempienti e superficiali e alla nostra società poco educata alla accoglienza e alla solidarietà verso i meno fortunati. Il tuo scritto ci deve far star male e ci deve far riflettere per diventare tutti migliori e pretendere non pietà g e compassione bensì leggi e soluzioni. Bravo .
Rosa Chiarini 27/02/2016 - 20:15
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COMMOVENTE E UN GRAZIE AI GENITORI SFORTUNATI E A TE CHE GLI DAI VOCE *****BELLA
POETA DELL'AMIATA LUPO DELL'AM 27/02/2016 - 19:32
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La tua poesia è toccante quanto vera, il dopo è una domanda che moltissimi genitori si pongono fino allo sfinimento...spesso abbandonati a loro stessi nella cura dei propri figli...società decadente sotto molti punti di vista, non c'è spazio a chi è meno fortunato di noi...Lavoro in una scuola e vedo ogni giorno una triste realtà che fa male...Condivisa e tanto apprezzata la tua sensibile poesia. Complimenti un caro saluto
margherita pisano 27/02/2016 - 17:46
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Nomenclatore fermo al secolo scorso, equivale a diritti essenziali negati. Forte denuncia a uno Stato cieco e sordo. Un saluto. Loris.
Loris Marcato 27/02/2016 - 17:28
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Poesia molto attuale e condivisa che parla con grande sensibilità di disabilità nei fanciulli. Cosa sarà di queste splendide e delicate creature dopo la morte dei genitori?Per fortuna grazie al volontariato, talvolta a qualche parente ed ai servizi sociali,vedo che si riesce a seguire nel loro difficile futuro questi ragazzi. Il tema è molto lungo e complesso da affrontare, un aiuto reale politico sarebbe necessario. Per fortuna le persone comuni aiutano ancora. Grazie per averci fatto riflettere su questo tema a me personalmente molto caro. Un abbraccio Nadia 5*
Nadia Sonzini 27/02/2016 - 17:28
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