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Sulle strade del mondo

Un giorno Dolore si ritrovò solo e vuoto a fissare l’orizzonte. Tutto quello che aveva dentro e che lo faceva sentire vivo, era all’improvviso svanito e lui non aveva più nessuno di cui occuparsi.
Avvertiva in pieno la sua inadeguatezza nel trovare a breve nuova forza vitale, nuove prospettive di impiego e per questo si sentiva profondamente mortificato.
A pochi metri Tristezza, intenta anch’essa a riflettere sulla sua attuale inattività, lo fissava certa che nulla avrebbe potuto fare per lui. Era consapevole di quanto piccola fosse lei e di quanto grande, invece, fosse lui.
L’aria sommessa e i colori sbiaditi di Dolore e Tristezza, richiamarono l’attenzione di Serenità che in un angolo stava ripassando il fitto programma giornaliero.
Il ricordo del tempo in cui anch’essa si era trovata in forte difficoltà la indusse ad avvicinarsi ai due, nel tentativo di portare qualche parola di conforto.
Con lo sguardo fisso nel vuoto e tra un singhiozzo e l’altro Dolore le disse “Non puoi immaginare quanto io mi senta inutile e abbandonato. La persona alla quale ero affezionato e con la quale ho condiviso tanti momenti duri, mi ha dato il benservito. Pur sapendo che questo prima o poi sarebbe accaduto, non mi aspettavo avvenisse così presto”.
“Anche a me è successa la stessa cosa” intervenne Tristezza “Pensavo di aver trovato la persona con la quale parlare delle mie più intime emozioni e con la quale passare le mie serate per un periodo piuttosto duraturo, ma il Tempo ha fatto in modo che tutto scivolasse via e ora sono tremendamente sola. Sai, mi attanaglia la certezza che con difficoltà troverò ancora qualcuno disposto a prendersi cura di me.”
Serenità nell’udire queste parole, si sentì profondamente colpita nell’animo, perché la persona alla quale Dolore e Tristezza facevano riferimento era la stessa che l’aveva invitata a partire con lei. Questa persona aveva maturato l’idea che era giunto il momento di cambiare compagni di viaggio. Si era resa conto di aver passato troppo tempo con Dolore e Tristezza.
Dal canto suo Serenità, inattiva da un bel po’, aveva accettato con tutto l’entusiasmo di cui era capace il nuovo incarico. Ora stava esprimendo una rinnovata vitalità, una straordinaria giovinezza che le permetteva di scoprire continuamente nuovi orizzonti, nuovi punti di vista, nuovi e insperati sospiri.
Mentre realizzava tutto ciò, si rese anche conto che non avrebbe mai avuto il coraggio di dire a Dolore e a Tristezza che lei era la causa del loro attuale stato di disoccupazione. Così, sulle note di un famoso notturno di Chopin, avvolta nel profumo che il gelsomino notturno diffondeva nell’aria, si allontanò piano, senza proferir ulteriore parola, lasciandoli a fissare insieme l’orizzonte. Sapeva che non sarebbero rimasti inattivi a lungo. Presto avrebbero trovato qualcuno di cui prendersi cura. Temporaneamente. Così come lei, temporaneamente, si sarebbe occupata di questa persona, fino al momento in cui la ruota della Vita l’avrebbe invitata a salire per un nuovo, lento e inesorabile tour sur les routes du monde.



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Opera scritta il 25/04/2016 - 09:51
Da Emma Tanzi
Letta n.943 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


Concordo con Sabry, complimenti 5*

donato mineccia 25/04/2016 - 19:01

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Che bel racconto!! Molto emozionante e delicato, Buona giornata,

Chiara B. 25/04/2016 - 15:59

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Molto bello questo racconto che parla dei vari sentimenti che di volta in volta vivono nel nostro cuore...dolore, tristezza e serenità. Originale ed emozionante!

margherita pisano 25/04/2016 - 14:22

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Un bel racconto, ben scritto e poetico, si, decisamente poetico, un incontro di emozioni originale.

Sabry L. 25/04/2016 - 11:33

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