più profonda di altre,
è la solitudine dell'abbandono,
quella che non si sceglie,
quella fatta di silenzio
nel fragore, degli uomini,
è la solitudine senza eco,
senza ritorno,
con tanta gente intorno,
persone vocianti,
vicine eppur distanti,
è la solitudine del sordo
che prova a leggere il labiale
di una lingua sconosciuta,
è la solitudine
di chi rimane prigioniero
della sua carne,
è la solitudine
della follia dell'uomo
che
conia pensieri incomprensibili
eppur così veri.
E' la solitudine
che ti dona un Dio di tutti
e che tu non vorresti,
è la solitudine del mare buio
appena accennato
da luci lontane
sotto il cielo plumbeo
madido di pioggia,
è la solitudine
che dà un ricordo,,
quella che avverti
davanti a una foto ingiallita
di una persona cara
e dai margini erosi,
nella coscienza
di non averla saputa conservare.
E' la solitudine dei forti
che non sanno chiedere aiuto;
dei primi
che non sanno aspettare,
di un Dio
che non sa con chi stare
e ci impedisce di pensare,
E' la solitudine
di chi non sa più amare!
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ferito..ma sai si dice che la vita è come una bilancia..da una parte il cuore
dall'altra la ragione.. non è facile farle andare sullo stesso binario..
ma ti prego guardati intorno la vita ha ancora tanto da darti.
Tutto puo essere ancora bello, ma sta
a te ricominciare a vivere e tornare ad amare. Ti abbraccio forte ciao caro.