il viaggio..
che cosa meravgliosa....
non ho visto molti posti, non ho vagabondato di lungo in largo, non ho afferrato molti treni.
Perchè?: perchè ero occupata ad un altro tipo di viaggio, perchè non ho scelto io i posti ma mi son fatta travolgere dal mio percorso, perchè mi son fidata, di una mappa o un itinerario, invisibile....un percorso con tante segnaletiche che indicavano le varie direzioni da prendere, dove il vento spingeva quando pensavo di essere arrivata, dove i compagni di viaggio son stati la notte e il giorno.
Un viaggio iniziato con delle scarpette ben curate, che si son sporcate poco, perchè spesso ero sollevata da terra dai miei educatori.
Poi le scarpette ti stan strette e si trova l equilibrio per camminar soli, allora cammini. Puoi scegliere di farlo scalza, per sentirti libera, per capire il dolore quando c è, per assaporare il piacere nel trovare un suolo di sabbia;
o puoi scegliere di farlo con un altro paio di scarpe, per essere protetti, per rimanere chiusi nella libertà vigilata, nella sicurezza di cio che vedi e non senti.
Scegliendo il primo: ho visto posti impensabili, ho incontrato persone che mi hanno prestato le loro scarpe per un pò, ho vissuto storie leggendo attraverso altri occhi che non erano i miei, ho camminato, mi son fermata, son cascata..ma proseguendo sempre, perchè la curiosita è la forza del viaggio.
Ora grazie alle difficoltà, alle paure, insicurezze, al cammino..Ora ho un paio di scarpe con i materiali raccolti, fatto su misura per me, resistenti ad ogni circostanza, pronte per proseguire un altro viaggio! E sarà, pur sempre meraviglioso, per il semplice fatto di voler continuare a camminare; invece di rimanere fermi e cullati.
che cosa meravgliosa....
non ho visto molti posti, non ho vagabondato di lungo in largo, non ho afferrato molti treni.
Perchè?: perchè ero occupata ad un altro tipo di viaggio, perchè non ho scelto io i posti ma mi son fatta travolgere dal mio percorso, perchè mi son fidata, di una mappa o un itinerario, invisibile....un percorso con tante segnaletiche che indicavano le varie direzioni da prendere, dove il vento spingeva quando pensavo di essere arrivata, dove i compagni di viaggio son stati la notte e il giorno.
Un viaggio iniziato con delle scarpette ben curate, che si son sporcate poco, perchè spesso ero sollevata da terra dai miei educatori.
Poi le scarpette ti stan strette e si trova l equilibrio per camminar soli, allora cammini. Puoi scegliere di farlo scalza, per sentirti libera, per capire il dolore quando c è, per assaporare il piacere nel trovare un suolo di sabbia;
o puoi scegliere di farlo con un altro paio di scarpe, per essere protetti, per rimanere chiusi nella libertà vigilata, nella sicurezza di cio che vedi e non senti.
Scegliendo il primo: ho visto posti impensabili, ho incontrato persone che mi hanno prestato le loro scarpe per un pò, ho vissuto storie leggendo attraverso altri occhi che non erano i miei, ho camminato, mi son fermata, son cascata..ma proseguendo sempre, perchè la curiosita è la forza del viaggio.
Ora grazie alle difficoltà, alle paure, insicurezze, al cammino..Ora ho un paio di scarpe con i materiali raccolti, fatto su misura per me, resistenti ad ogni circostanza, pronte per proseguire un altro viaggio! E sarà, pur sempre meraviglioso, per il semplice fatto di voler continuare a camminare; invece di rimanere fermi e cullati.
Opera scritta il 01/06/2016 - 13:08
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Bello significativo, positivo. Complimenti 5*
donato mineccia 01/06/2016 - 16:33
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Bel racconto, molto significativo! Buona giornata,
Chiara B. 01/06/2016 - 15:43
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