Tutto tempo perso
Tanti i mendicanti della notte prigionieri dell’illusione che non sia tutto tempo perso affannarsi a cercare tra i diversi volti riflessi, quell’unica intensità che possa racchiudere due respiri e a scrutare con gli occhi della mente ogni espressione, ogni piega, ogni ombra che possa rilasciare percezioni inaspettate.
Una chimera pensare che ogni azione segua il filo della ragione, anche quando attorno c’è una tempesta di sabbia.
Sotto un cielo diverso, quando l’alba illumina gli specchi e dirada la nebbia, tutto il tempo perso rivive senza emozioni, divenendo muto.
Non ci sono domande da fare, né risposte da dare, perché all’improvviso ritorna quel passato che è già futuro.
In poche ore si trovano mischiati tra la folla con la mente che scivola silenziosa dove più nulla c’è da scoprire, dove tutte le porte sono chiuse e dove le rose sono sfiorite da tempo.
Ma ritornando la notte, ecco che gli stessi mendicanti si affacciano sulla scena a seguire il fruscio di pensieri unici e misteriosi, da afferrare e racchiudere tra le mani.
Una chimera pensare che ogni azione segua il filo della ragione, anche quando attorno c’è una tempesta di sabbia.
Sotto un cielo diverso, quando l’alba illumina gli specchi e dirada la nebbia, tutto il tempo perso rivive senza emozioni, divenendo muto.
Non ci sono domande da fare, né risposte da dare, perché all’improvviso ritorna quel passato che è già futuro.
In poche ore si trovano mischiati tra la folla con la mente che scivola silenziosa dove più nulla c’è da scoprire, dove tutte le porte sono chiuse e dove le rose sono sfiorite da tempo.
Ma ritornando la notte, ecco che gli stessi mendicanti si affacciano sulla scena a seguire il fruscio di pensieri unici e misteriosi, da afferrare e racchiudere tra le mani.
chaque soir a son mystère.
Opera scritta il 15/06/2016 - 05:18
Da Emma Tanzi
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