Ti adagi nell'ebbrezza
tormentata del cielo
che oscura il sole
ma quando ti mostri
ritorna a sorridere
un pallido azzurro
settembrino fra ricami
indefiniti che cercano
lucidi occhi tristemente
socchiusi, che si riaprono
ad accoglierlo nell'anima
in una cieca volontà
Si abbarbica all'ottimismo
tra le strisce di un arcobaleno
come roccia rugosa
tormentata del cielo
che oscura il sole
ma quando ti mostri
ritorna a sorridere
un pallido azzurro
settembrino fra ricami
indefiniti che cercano
lucidi occhi tristemente
socchiusi, che si riaprono
ad accoglierlo nell'anima
in una cieca volontà
Si abbarbica all'ottimismo
tra le strisce di un arcobaleno
come roccia rugosa
Opera scritta il 28/06/2016 - 08:57
Letta n.1093 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Grazie mille ancora, carissimi poeti. Buon pomeriggio, a presto
MARIA ANGELA CAROSIA 29/06/2016 - 16:19
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bella poesia scritta con vera maestria.
antonio girardi 28/06/2016 - 17:51
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MOLTO BELLA MARIA COMPLIMENTI 5*
POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 28/06/2016 - 12:39
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Riflessiva e bellissima. I miei complimenti. Ciaooo
Fabio Garbellini 28/06/2016 - 12:36
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Sentito et esplicito decanto in cui evinco tutto il tuo saggio osservare della molesta realtà quotidiana.
Sublime in chiusa.
Lieta giornata Maria Angela.
*****
Sublime in chiusa.
Lieta giornata Maria Angela.
*****
Rocco Michele LETTINI 28/06/2016 - 11:04
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Bellissime ed efficaci metafore...un velo di malinconia che rende la poesia ancora più bella.
Rosanna Peruzzi 28/06/2016 - 10:36
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