É una strana notte,
ché la mente
esplora
tra i suoi vicoli
verità nascoste.
ché la mente
esplora
tra i suoi vicoli
verità nascoste.
Mi sento perso,
nel dubbio vago
e con lei vado.
Strani fantasmi
come riflessi
di effimera realtà
vengono e vanno
e sussurrano
misteriose parole.
Nel culmine del vortice,
orfano di ragione
uno di essi
con fermezza mi fissa
e urla la sentenza:
"non sei che riflesso
di un Mondo
che un riflesso é per te.
Chi si specchia per primo?"
E fugge.
Opera scritta il 12/07/2016 - 00:38
Letta n.1107 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Ciao giovane amico, bella la tua poesia direi con un Finale particolare, un vero proprio rebus. Lunga è la strada per capire...o per lo meno iniziare a capire
Un abbraccio e buona giornata
Nadia
5*
Un abbraccio e buona giornata
Nadia
5*
Nadia Sonzini 12/07/2016 - 12:31
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