Che avete stelle
da sbrilluccicare tutte
qui non c’è niente
per cui sorridere.
da sbrilluccicare tutte
qui non c’è niente
per cui sorridere.
La luna, attenta
forse sa già
che solo nelle lacrime
del mondo
d’ora in poi
si specchierà.
Della terra madre
piangono i figli
egli vive
e si perpetua.
Narciso, assassino
veste Caino
la pelle del fratello
erige cattedrali
nel deserto
e fa la ruota
con le penne
strappate del pavone
per raccogliere consensi.
Logorroico, ingordo
avvicina le folle,
non pago
sale sul palco delle vergogne
attorniato da burattinai
e giullari
ancora
a chiedere sacrifici.
Nessuno più lo sta
a sentire
disillusi, stremati
e convinti
che si stia mettendo
in scena
l’ennesima, falsa
autocelebrazione di un'imbecille.
Opera scritta il 19/10/2012 - 18:56
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Commenti
Davvero carina, simpatica e, ahimé, attuale.
Daniela Cavazzi 22/10/2012 - 07:22
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