“Prestami i tuoi occhi” mi disse l’ immigrato
e assaporerai lungo la linea del filo spinato
delimitazioni…muri… angoli…travi e legno inchiodato
Nel solco tracciato nel tuo corpo
scorgerai il sangue che scorre anche in periodi di siccità.
E t’accorgerai come vacche e buoi sono smagriti;
le mangiatoie si sono insecchite
e la mammella della vergine si è inarridita.
Scoprirai come sia semplice per un uomo piangere…
-ma questo non è accaduto sul "Golgota" e sul "Getsemani" tempo fa?-
e come sia santificata l’acqua dei tuoi occhi
molto più delle acque benedette nei templi.
E se vuoi ti darò anche le mani
e dopo dimmi…
spiegami come riescono le tue ad innalzarsi
a colonne portanti;
a pareti ingrassate di pitture e sculture...
genuflettendoti a orpelli di gesso oro e bronzo
e non percepire l’immagine nella mia carne
la somiglianza nel mio sangue.
E se vorrai ti darò pure i miei piedi
e dimmi: ” cosa sono per te i passi nell’orto degli ulivi o sulla collina del Golgota?”
“Forse solo ripetizione della santificazione delle palme?
“Il ciclo annuale della risurrezione pasquale?”
E se vuoi ancora durante tutto questo tempo
prenditi la pelle di qualsiasi nostra donna…
la carne di qualunque nostro figlio;
il ventre di ogni nostra moglie…
assapora il sangue del ventre di ogni nostra madre;
il latte di ogni nostra sorella,
forse capirai come lo strazio di qualsiasi nostra vergine
sia uguale allo strazio della vergine di Nazareth…
E quando tu ritornerai nei tuoi occhi…
nelle tue mani…nei tuoi piedi…
le tue parole continuino pure a ripetere “amen” e “cosi sia”
scordandoti che non a caso
il "Figlio" della vergine sia nato in terra straniera.
e assaporerai lungo la linea del filo spinato
delimitazioni…muri… angoli…travi e legno inchiodato
Nel solco tracciato nel tuo corpo
scorgerai il sangue che scorre anche in periodi di siccità.
E t’accorgerai come vacche e buoi sono smagriti;
le mangiatoie si sono insecchite
e la mammella della vergine si è inarridita.
Scoprirai come sia semplice per un uomo piangere…
-ma questo non è accaduto sul "Golgota" e sul "Getsemani" tempo fa?-
e come sia santificata l’acqua dei tuoi occhi
molto più delle acque benedette nei templi.
E se vuoi ti darò anche le mani
e dopo dimmi…
spiegami come riescono le tue ad innalzarsi
a colonne portanti;
a pareti ingrassate di pitture e sculture...
genuflettendoti a orpelli di gesso oro e bronzo
e non percepire l’immagine nella mia carne
la somiglianza nel mio sangue.
E se vorrai ti darò pure i miei piedi
e dimmi: ” cosa sono per te i passi nell’orto degli ulivi o sulla collina del Golgota?”
“Forse solo ripetizione della santificazione delle palme?
“Il ciclo annuale della risurrezione pasquale?”
E se vuoi ancora durante tutto questo tempo
prenditi la pelle di qualsiasi nostra donna…
la carne di qualunque nostro figlio;
il ventre di ogni nostra moglie…
assapora il sangue del ventre di ogni nostra madre;
il latte di ogni nostra sorella,
forse capirai come lo strazio di qualsiasi nostra vergine
sia uguale allo strazio della vergine di Nazareth…
E quando tu ritornerai nei tuoi occhi…
nelle tue mani…nei tuoi piedi…
le tue parole continuino pure a ripetere “amen” e “cosi sia”
scordandoti che non a caso
il "Figlio" della vergine sia nato in terra straniera.
Opera scritta il 15/09/2016 - 13:49
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Commenti
Grazie di vero cuore Laisa.Serena notte. Ciao.
Enzo Liguori 16/09/2016 - 22:52
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già
non è un caso
non è un caso
forte, molto cruda ma è un'opera d'arte
nn ho parole
laisa azzurra 15/09/2016 - 20:01
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