Nomi di uomini, donne e bimbi,
nomi di umani diventan numeri,
nomi mai pronunciati delle foibe,
nomi sciolti nei forni crematori.
Questa nostra terra di umile gente
Ha conosciuto l’orrore, il male,
la libertà di non aver stessa religione,
la libertà inviolabile alla vita.
Nomi sporchi da purificare,
bimbi innocenti sacrificati in quell’orrore,
spie vendevano umani in cambio di danari,
caricati su carri per giorni e giorni.
Muri sporchi di una croce macchiati,
bimbi e donne tremanti, davanti ai fucili,
che colpe avevano quei bimbi senza peccato,
un numero, perso il nome, schedato.
Dentro baracche dalle famiglie diviso,
freddo intenso, lavoro e poco cibo,
chi malandato, la morte lo raggiungeva,
lui sì! Lui era uno dei pochi fortunati.
Denudati, umiliati, bastonati, affamati,
la speranza è sempre l’ultima a morire,
ad Auschvitz non infornavano pane,
ma persone umane, rendendole cenere.
Quale mente umana arriva a tanto,
povera gente sento ancora il pianto,
di uomini ridotti a larve, donne e bimbi,
dimenticare, mai! Ogni popolo ricordi questo
Opera scritta il 28/09/2016 - 12:32Voto: | su 12 votanti |
Grazie Giancarlo per averla pubblicata vorrei che fossero in tanti a leggerla.
Come sempre sai arrivare a toccare
i nostri cuori.
Ti abbraccio ciao.
Maria Cimino
29/09/2016 - 00:10

mirella narducci
28/09/2016 - 19:33 Poeta, le torture continuano, imperturbabili e nn fanno quasi più notizia...vedi l'ex Jugoslavia vedi i mussulmani con le donne, vedi l'isis, vedi la pena di morte, le stragi....ci stiamo abituando alle tragedie e questo è terribile.
Giusto che la poesia dia il proprio contributo....che sia di denuncia o per nn dimenticare... Bravissimo
5*
laisa azzurra
28/09/2016 - 19:19 
Francesco Gentile
28/09/2016 - 18:58
Giuseppe fortunato
28/09/2016 - 18:43

Chiara B.
28/09/2016 - 18:26 
Sabry L.
28/09/2016 - 18:23

margherita pisano
28/09/2016 - 18:04
antonio girardi
28/09/2016 - 16:39

Marilla Tramonto
28/09/2016 - 16:20

Mary L
28/09/2016 - 15:35 Sereno meriggio.
*****
Rocco Michele LETTINI
28/09/2016 - 15:34 Sempre vivo il ricordo.
Ciao.
Loris Marcato
28/09/2016 - 15:07



