Quel ruscello che raggiunge il mare,
un filo di rugiada su petali di viole,
quel tramonto, troppo sacro da guardare,
una nuvola che sfiora e lascia il sole.
un filo di rugiada su petali di viole,
quel tramonto, troppo sacro da guardare,
una nuvola che sfiora e lascia il sole.
E sentire, mentre mangi, al telegiornale
la promessa che per oggi più nessuno muore,
E persone belle, giuste da incontrare,
il tuo viso di bambino e il suo splendido candore.
Se la vita fosse un libro
la potremmo scrivere,
fosse un sogno ricordarla al mattino.
Fosse invece solo un rigido dovere vivere,
potremmo disertare, ribellarci, e ridere
al suo costante gioco, splendido e meschino.
Ma di oggi e di domani, da lottare, si compone,
e il nostro ieri la sagoma con cura,
svegliati all’alba Amore, e non aver paura,
ma insegui i sogni come fai con l’aquilone…
Opera scritta il 01/10/2016 - 00:11
Letta n.1124 volte.
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Commenti
Il candore...scusa
margherita pisano 01/10/2016 - 16:15
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In candore di un bambino che ancora può sognare le meraviglie della vita...e volare con il suo aquilone... e davvero emozionante questa Poesia...Molto bella!
Complimenti!
Ciao buon pomeriggio
Complimenti!
Ciao buon pomeriggio
margherita pisano 01/10/2016 - 16:15
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