Chissà, un presentimento il suo, ma da subito ha pensato a se stessa “diversa”, non più sola, non più bambina….
Ebbene, aveva ragione.
Ora il dilemma… come dirlo a mamma e papà? Cosa ne penserà Matteo?
Da quel giorno i loro incontri erano diminuiti, i sensi, fiaccati
fino a non vedersi, ormai, da almeno due settimane.
Decide di aspettarlo all’uscita della scuola…lo vede, brutto, insignificante, bambino…
eppure quel pomeriggio di appena due mesi fa, era stato un uomo, era riuscito a farla sognare…..
Lo ferma: Matteo, devo parlarti
Ho da fare, devo andare a casa
Solo un attimo, è importante
Dimmi, allora, che c’è?
Sono incinta
Come sei incinta? ….il ragazzino…..ride, non ci crede….
e che vorresti dire che è il mio?
Sei un porco!…se ne va
Piange Anna, sa che dovrà affrontare i genitori e che sarà sola…solo lei e il bambino
Quel pomeriggio stesso, aspetta che rientri il padre dal lavoro…è stanco…pensa…
Forse è meglio che aspetti domani…poi, d’un tratto,
la voce esce da sola
Mamma, papà, devo dirvi una cosa importante
Hai preso un brutto voto in matematica? Lo sai quanti sacrifici facciamo per farti studiare, lo sai bene….
Aspetto un bambino
Il gelo…ghiaccio nelle pareti della cucina, ghiaccio nei loro occhi,
acqua tiepida, la sua, che consola il cuore
ed ho anche deciso…… LO TENGO!
nota:
Liberi di SCEGLIERE?
Crediamo di esser liberi ma in fondo scegliamo sovente quel che altri han già deciso per noi.
Andiamo al supermercato e “scegliamo” le offerte…oggi, giovedì, mangiamo tutti pasta di un certo tipo, piuttosto che carne di vitella in offerta, spinaci in offerta e frutta in offerta….
Politicamente, poi, ancor peggio…le “scelte” sono sempre dettate da quel che altri ci hanno propinato.
Se leggiamo un quotidiano piuttosto che un altro, la nostra “scelta” politica, che sia il voto al referendum o al partito, è spessissimo il risultato di quel che i poteri forti hanno “scelto” per noi… e mentre ci illudiamo di aver “scelto”, altri hanno già deciso.
Cresciamo, “scegliamo” di studiare, accediamo alle facoltà…quanti di noi o dei nostri figli hanno potuto “scegliere” cosa studiare? Quanti hanno potuto decidere quale lavoro svolgere?
E così nella moda, piuttosto che nella tecnologia o altro…siamo schiavi senza opzioni che non ci siano da altri imposte.
L’unica “scelta”, o quantomeno una delle pochissime, che non potremmo mai demandare, è quella di amare.
Che sia amore fraterno piuttosto che paterno o passionale, nessuno potrà mai dirci chi, quando e come…
solo il nostro cuore.
E ALLORA, FORSE, NEPPURE IN QUESTO CASO SIAMO NOI A SCEGLIERE...SICURAMENTE, NON CON LA RAGIONE
Opera scritta il 06/10/2016 - 11:46Voto: | su 5 votanti |
Ed è, la mia, una scelta libera.
GianLuigi Giussani 
09/10/2016 - 22:10 Francesco Gentile 07/10/2016 - 11:59 Complimenti bravissima!
margherita pisano 06/10/2016 - 20:07 POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 06/10/2016 - 18:41 antonio girardi 06/10/2016 - 18:22 Un messaggio da percepire...
Lieto meriggio.
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Rocco Michele LETTINI 06/10/2016 - 16:07