Gli OCCHI
Di chi ha perso la persona più importante al mondo
Io li riconosco subito e piango dentro
Perché non c’è nulla da fare per lenire quello sgomento.
Ci sono gli occhi lucidi con il terrore nel fondo
Di chi non ha più le armi per proteggere chi ha messo al mondo.
Io li riconosco subito e piango dentro
Perché non posso fare nulla per alleviare il loro spavento
Ci sono gli occhi lucidi di chi ha perso se stesso
Annegato nel vino o nel meccanico sesso
Io li riconosco e piango dentro
Perché non posso fare nulla per quello smarrimento
Ci sono gli occhi lucidi di chi ha un peso sulla coscienza
Che lascia le notti col sonno senza
Io li riconosco e piango dentro
Perché non c’è nulla che possa alleggerire il loro tormento
Conosco gli occhi del dolore
Anche se camuffano la forma e cambiano il colore
Riconosco i solchi del pianto di malinconia
E la ruga profonda della nostalgia
La perenne amarezza
Che si nasconde e non accetta tenerezza
La necessità che vive per istinto di conservazione
Di dignità e di vile rassegnazione
L’occhio di un corpo che non può chiedere soccorso
E aspetta della vita la fine del corso
La pupilla scura che non può ricominciar a sperare
Perché non odia ma non può più amare
Voto: | su 7 votanti |
Complimenti Silvia 5*
Poesia scritta da un cuore tenero. Voto 5.
Ciao e buona serata
Sereno meriggio Silvia.
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