Nel grigiore della stanza
l'eburnea mia anima felice,
viva di luce, estranea,
tace parole che son lame:
mentre quieto sussulta il mare di paura.
l'eburnea mia anima felice,
viva di luce, estranea,
tace parole che son lame:
mentre quieto sussulta il mare di paura.
La vecchia mobilia della vecchia mia stanza
è ancora umida e salmastra.
Ed echeggiano le parole
di mio padre: negazione.
E nel pensiero svanisco
come la bellezza
dei mattini,
e giaccio con la stanchezza
d'un vulcano
spento.
Opera scritta il 20/10/2016 - 23:51
Letta n.1033 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
molto bella bravo 5*
POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 21/10/2016 - 18:08
--------------------------------------
bella ,veramente piaciuta,saluti
andrea sergi 21/10/2016 - 11:07
--------------------------------------
RIFLETTERE E' IL TUO FORTE... PER TRASMETTERCI ATTENZIONI... DA FAR TESORO...
SERENA GIORNATA.
*****
SERENA GIORNATA.
*****
Rocco Michele LETTINI 21/10/2016 - 10:48
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.