Ho in me
la dannazione del poeta
e l’apatia d’un fermacarte
quando la notte cala il full di ombre
e i sogni sono saponette
disperse come bolle
in un puzzle che s’infrange tra le mani.
la dannazione del poeta
e l’apatia d’un fermacarte
quando la notte cala il full di ombre
e i sogni sono saponette
disperse come bolle
in un puzzle che s’infrange tra le mani.
Ho in me
l’adrenalina che accende gli occhi del viandante
e la cecità dello stanziale
quando le sinapsi sono anelli non congiunti
e il respiro è un fiume in piena
che scavalca l’argine
e poi sosta, lì, sospeso.
Ho in me
l’imprevedibilità del riccio
e il misticismo del cammello
quando tendo al mondo la mia cruna
salvo poi celare l’ago
tra la bruma degli sguardi
di un riflesso enigmatico.
Opera scritta il 22/11/2016 - 15:50
Da Enrico Danna
Letta n.1049 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
bella
introspettiva
complessa
introspettiva
complessa
laisa azzurra 23/11/2016 - 15:29
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mi sa che hai in te cose importanti e che fanno riflettere,piaciuta,ciao.
andrea sergi 22/11/2016 - 20:32
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mi sa che hai in te cose importanti e che fanno riflettere,piaciuta,ciao.
andrea sergi 22/11/2016 - 20:32
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